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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Un incontro col passato

lunedì 20 maggio 2013

BUonsalve! Un racconto nato da un pensiero: se dovessimo incontrare i  noi stessi del passato loro sarebbero contenti  di noi? Insomma vedendo ciò che siamo oggi e le scelte che abbiamo fatto quanto saremmo contenti di noi stessi?

Un incontro col passato
(racconto n.262)

- Si può sapere che stai facendo razza di cogliona?
Laura spalancò gli occhi e guardò esterrefatta l’altra se stessa che la osserva con le braccia incrociate sul petto e un’aria incazzosa che farebbe tremare l’orlo delle mutante perfino a The Rock.
- Io… veramente…
La sua aria si fece ancora più accigliata. – Ti rendi conto delle cazzate che stai facendo? Ti sei fritta il cervello come…
Scuotendo la testa, Laura portò le mani avanti e le fece cenno di tacere. – No, aspetta. Fermati un attimo! Primo: chi cazzo sei. Secondo: che diavolo vuoi da me!
L’altra Laura sbuffò e scosse i lunghi capelli scuri. – Io sono te, idiota. Sono la te stessa del  passato.
- Del futuro magari. – ribatté la Laura del presente.
- No, del passato! – insistette lei. – Sei diventata così stupida che non penso ti passerebbe minimamente per la testa l’idea di tornare indietro per mettere in guardia te stessa da quello che stai combinando.
La Laura del presente strinse i pugni, visibilmente offesa da quelle parole. – Che intendi dire?
- Guardati... – disse Laura squadrandola dalla testa ai piedi. – Indossi vestiti firmati che non osi rimettere per due feste di fila perché “sono stati già visti”, fai delle scenate perché il tuo parrucchiere non ti ha fatto i capelli perfetti che volevi e hai lasciato un ragazzo splendido che adoravi solo perché durante il tuo ultimo viaggio “volevi divertirti”.
- Beh che c’è di male a tenerci al modo di vestire o a pretendere che un parrucchiere che pago fior di quattrini faccia bene il suo lavoro? – sbuffò la Laura del presente. – E se proprio vuoi saperlo ho lasciato il mio ex perché di certo mi avrebbe assillato di telefonate e messaggi durante tutto il viaggio impedendomi così di godermi la vacanza!
Il volto della Laura del passato si adombrò di tristezza e delusione. – Io non sono così, idiota! Non lo sono mai stata e invece tu… tu sei tutto ciò che non vorrei mai essere. Io non voglio diventare come te, cazzo!
Laura non sapeva perché, ma quelle parole la colpirono come un pugno in pieno viso. Ricordava il tempo in cui era come la Laura che aveva davanti, un’ingenua sognatrice che apparentemente pensava di riuscire ad accettare il fatto di essere un’emarginata incapace di integrarsi solo per le sue stupide convinzioni.
- Io ero stanca di sentirmi sempre sola. – disse. – Puoi dire quello che vuoi, ma sai bene che in passato, o meglio nel tuo presente, noi non eravamo felici.
- Hai ragione. – ammise lei. – Almeno però eravamo infelici rimanendo noi stesse. Adesso lo siamo perché non facciamo che fingere.
A quelle parole, la Laura del presente scoppiò a piangere. Si vergognava di se stessa e di essersi trasformata in una persona che non aveva mai voluto essere. Una persona che cambiava se stessa solo per riuscire a farsi accettare.
- Cosa… come posso…?
La Laura del passato l’abbracciò infondendole subito una dolce sensazione di pace. – Sta tranquilla… c’è sempre modo di rimediare, basta volerlo.  Non commetteremo gli stessi errori te lo prometto.
E nel mentre, nel momento in cui la ragazza del passato svaniva per tornare al suo tempo, Laura sentì la sua anima farsi molto più leggera e finalmente, dopo tanto tempo, riuscì finalmente a sentirsi se stessa.



Pubblicato da Unknown alle 11:21  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Geniale nella sua semplicità... originale pur trattando la tematica dei viaggi nel tempo... bravissima!!! <3 <3 <3 <3 <3 <3

20 maggio 2013 alle ore 15:11  

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