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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

La trappola del diavolo

giovedì 2 maggio 2013


Buonsalve! Ho scritto questo racconto perché penso che a volte una persona apparentemente gentile e apparentemente ingenua possa anche nascondere una minaccia. Buona lettura!

La trappola del diavolo
(racconto n.244)

Gli esseri umani sono davvero molto, molto divertenti. Io sono un demone, un tentatore la cui missione è quella di portare i mortali verso il decadimento e la perdizione. In passato il mio lavoro era relativamente semplice. Il finto perbenismo religioso infatti nascondeva esistenze così perverse e depravate da far perdere le piume a qualsiasi angelo. Oggi però il mio lavoro è diventato quasi noioso.
Non ho praticamente bisogno di fare niente per attrarre gli umani dalla nostra parte. Basta solo una piccola spinta, una minima tentazione ed ecco che si buttano a decine tra le nostre braccia.
Un giorno mi si presentò però una sfida davvero affascinante. Si chiamava Claudia ed era di sicuro una delle poche ragazze davvero pure del ventesimo secolo.
Era bellissima, dolce e dotata di un’ingenuità davvero affascinante. Mi sarei divertito davvero molto a sporcarla. Dopo averla studiata attentamente capii che con lei non potevo usare i soliti trucchetti. Dovevo scendere in campo di persona. Per questo assunsi l’aspetto del ragazzo ideale e mi presentai da lei. Iniziai a frequentarla, mostrandomi sempre gentile e rispettoso finché non arrivò per me il momento di colpire. Dopo sei mesi che ci frequentavamo uscimmo a festeggiare in un ristorante elegante e raffinato. Le riempii il bicchiere di champagne e feci in modo che non rimanesse mai senza.  Per sicurezza quando andò in bagno aggiunsi nel bicchiere anche una polverina speciale di mia creazione che avrebbe aumentato notevolmente l’effetto dell’alcool.  A fine serata era talmente andata da sbarellare pericolosamente sui tacchi alti.
La feci salire in macchina e la riaccompagnai fin sotto casa, parcheggiando in modo che non fossimo troppo in vista. Fu allora che feci la mia mossa. All’inizio fu solo un bacio che si fece pian piano più intenso e profondo. Lentamente, feci scivolare una mano dal ginocchio fin sotto la gonna del vestito, accarezzandola finché non le sfiorai coi polpastrelli l’orlo delle mutandine.
Lei oppose una lieve resistenza, ma la mancanza di lucidità le impediva di respingermi. In ogni caso comunque non mi sarei fermato.  Se non fossi riuscito a istigare in lei la lussuria l’avrei portata a desiderare con tutta se stessa di morire. Ci sarebbe voluto più tempo, ma alla fine lo avrebbe fatto e per quanto un umano possa essere stato buono e puro in vita, prima la rabbia e poi il suicidio l’avrebbero comunque fatta diventare mia.  Stavo già pregustando la mia vittoria quando una stilettata al petto mi fece sobbalzare. Abbassai gli occhi e vidi la lama benedetta con cui Claudia mi aveva trapassato il petto.
- Sei stato bravo a nasconderti demone. – disse la ragazza con un ghigno. – In tutti questi mesi non sono mai stata sicura che fossi tu, ma alla fine ti sei rivelato per il mostro che sei.
Solo in quel momento mi resi conto della vera natura della ragazza e capii di essere finito in una stupida trappola. Quello schifoso angelo mi aveva offerto la preda perfetta, mi aveva offerto una purezza che mi sarei potuto divertire a sporcare e contaminare a mio piacimento solo per potermi uccidere. Dovevo immaginare che non potevano esistere ancora umane così. Ero stato un vero idiota e ne avrei pagato il prezzo.



Pubblicato da Unknown alle 13:09  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

ahahahaahahah troppoooooo divertenteeeeee :D purtroppo anche vera... non ci sono più ragazze buone... che vanno solo in paradiso... ma ragazze cattive... che vanno ovunque!
Sembra il mio diavolo Peppino che non ne combina mai una giusta!!!!
TROPPPOOOOOO DIVERTENTEEEEE AHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAH

2 maggio 2013 alle ore 13:35  

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