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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Attacco alla libreria

mercoledì 29 maggio 2013

Buonsalve! Un racconto dedicato al Lupo Rosso, la mia libraria. Un’avventura che sta per finire, ma che mi ha regalato 4 splendidi anni.

Attacco alla libreria
(racconto n.271)

Una libreria è molto simile all’interno della tana del coniglio bianco. È un luogo pieno di porte ognuna dotata di una chiave nascosta che permette di accedere a mondi nuovi e storie incredibili nate dall’immaginazione umana. Ogni personaggio sa bene che la libreria è il luogo in cui la sua vita ha inizio, il posto in cui i lettori aprono per la prima volta un libro e danno il via alla loro avventura.  Morden era consapevole dell’importanza di quel luogo. Per questo aveva deciso di impadronirsene. Lui, uno dei cattivi più terribili nella storia dei romanzi fantastici non avrebbe dominato solo sul suo mondo, ma anche su tutti quelli esistenti in letteratura. Per farlo aveva solo un modo: entrare nel corpo del librario attraverso uno scambio di anime. Così preparò il sortilegio e fece ciò che nessun altro aveva mai osato fare prima di lui: uscì dal suo libro.
Quando si ritrovò faccia a faccia col libraio, questo lo guardò con occhi sgranati. – Non può essere… - disse l’uomo. – Non puoi essere tu…
Morden s’inchinò sfoggiando un sorrisetto sfacciato e ironico. – Lieto di sapere che hai letto di me.
Superato quel primo attimo di smarrimento, il libraio fece un respiro profondo e cercò di mantenere la calma. – Sono un libraio. Leggere libri fa parte del mio lavoro.
Lo stregone allora spalancò il palmo e soffiò sull’uomo una polvere nera.  Il libraio ne venne subito avvolto e iniziò a sentire una strana spossatezza.  Morden però non aveva idea di quanto in realtà l’uomo fosse competente nel suo lavoro.
L’uomo infatti era riuscito a inalare solo poca della polvere che lo stregone gli aveva gettato addosso cosa che aveva rallentato notevolmente l’effetto dell’incantesimo.
Questo gli diede la forza di reagire all’attacco. Con uno slancio, il libraio si avventò contro lo stregone che, non aspettandosi un attacco del genere, non riuscì a impedirgli di afferrare l’amuleto che portava al collo  nel quale era rinchiusa la sua essenza e che gli permetteva anche nella sua realtà, di viaggiare tra le dimensioni.
- Ti conviene ridarmelo se non vuoi soffrire come un cane. – ringhiò Morden.
Il libraio sollevò il medaglione e portò una mano sotto al bancone. – Mi dispiace, ma io so fare bene il mio lavoro… e so cosa rappresenta questo amuleto per te.
Con un rapido movimento, tirò fuori il martello che teneva sempre sotto il bancone e infranse l’amuleto. Morden ringhiò, sentendo la propria anima disgregarsi e venire nuovamente assorbita dalle pagine del suo libro. Non si aspettava di trovare un libraio tanto preparato, ma una cosa era certa: quel tipo non sarebbe rimasto in libreria per sempre. Prima o poi avrebbe ritentato.


Pubblicato da Unknown alle 14:20  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo e divertente! :D :D :D
Penso potremmo pensare a un "crossover" tra il tuo librario e la mia libraia di Santafosca, la cara Sabrina Lee... magari alle prese con i bibliotecari di Babele... :D
Dal canto mio, non potrò mai dimenticare il Lupo Rosso, visto che ci ha fatto conoscere... <3

29 maggio 2013 alle ore 14:38  

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