Buonsalve!
Questo racconto è scritto pensando al tradimento e a come, per quanto piccolo
possa essere, può lasciare un segno su di noi.
Tradimento
(racconto n.184)
I
pugni di Lucas colpirono e colpirono, abbattendosi sul viso del suo rivale con
tutta la forza della sua rabbia. Si sentiva ferito e tradito, furioso come non
lo era mai stato.
Le
lacrime gli bagnavano il viso assieme agli schizzi di sangue di Nicolas. Una
volta loro erano come fratelli. Si erano conosciuti da bambini e la prima cosa
che avevano fatto era stato prendersi a pugni. Erano entrambi dei capibranco e
si erano subito azzuffati per vedere chi avesse dovuto essere il bambino a capo
dei maschietti della classe. Avevano terminato con un pareggio e si erano
ritrovati tutti e due dal preside, a ridere come due stupidi.
Non
si erano mai più separati. Erano cresciuti come fratelli, amici che
condividevano tutto e che spesso si azzuffavano tra loro per delle stupidaggini
per poi tornare a fare la pace con una risata.
Poi
però arrivò Rose. Lucas aveva vent’anni quando la conobbe. Si frequentarono per
un po’ poi si misero ufficialmente insieme. Aveva sempre cercato di far sì che
la cosa non minasse la sua amicizia con Nicolas, ma le cose erano
inevitabilmente cambiate.
Si
vedevano di meno e, nel corso del tempo, era diventata lei la sua confidente,
quella a cui raccontava la sua giornata e i suoi pensieri.
Nicolas
non nascondeva che la cosa lo infastidisse. Ogni volta che i due si vedevano
non faceva altro che fargli battute su quanto si fosse rammollito e su come
ormai fosse pronto a far da balia a dei mocciosi frignanti.
-
Questo, no. – rispondeva sempre lui. – Non finché dovrò badare a un moccioso
come te.
A
quelle parole Nicolas rideva sempre, ma Lucas non aveva mai sentito l’amarezza
nella sua risata. Quel giorno però era
andato a trovare Rose per farle una sorpresa dopo essere uscito prima dal
lavoro. Quando lei gli aprì la porta si
rese subito conto che c’era qualcosa che non andava. Quando vide Nicolas capì
che cosa stava succedendo.
Rose
scoppiò subito a piangere chiedendogli scusa per aver baciato Nicolas, per quel
breve momento di debolezza. Lucas però era furioso, non con lei, ma con
l’amico. Sapeva quanto lo avrebbe ferito eppure non si era trattenuto. Iniziò a
prenderlo a pugni, a colpirlo e colpirlo senza tregua. Nicolas non mosse un
muscolo per difendersi.
Si
alzò da terra e se ne andò chiudendo la porta alle sue spalle. Gli ci sarebbe
voluto tempo per dimenticare e perdonare. Sempre ammesso che ci fosse riuscito.
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