Buonsalve!
Ho scritto questo racconto perché sono in un periodo in cui sto cercando di
rimettermi in piedi dopo una serie di batoste niente male. Pronta a farcela! ;)
Rimettersi in piedi
(racconto n.208)
A volte
sembra quasi impossibile tornare a sorridere quando perdi tutto quello che ami.
Natalie era una pittrice molto promettente che metteva nei suoi dipinti un
amore e una passione fuori dal comune. Quando si chiudeva nella sua stanza e
prendeva un pennello in mano era come se il mondo attorno a lei perdesse di
significato.
La sua mente
s’immergeva in tinte multicolori e forme che si trasformavano e prendevano
corpo sulla tela di fronte a lei. Per lei non c’era niente di più bello di quei
momenti in cui poteva esprimere davvero tutta se stessa.
Un giorno le
si presentò l’occasione più grande della sua vita: una mostra in una delle più
grandi gallerie d’arte di New York. Si
preparò per settimane nel tentativo di sfruttare al massimo quella
straordinaria opportunità, per far sì che i suoi lavori catturassero il cuore
di chi li osservava così come lei aveva riversato in essi il proprio. Fu un periodo eccitante e meraviglioso che
però ebbe una fine molto brusca. Il piccolo studio in cui teneva i suoi dipinti
venne devastato da un incendio improvviso. Non si salvò nemmeno un quadro. Quando l’avvertirono, Natalie ne fu
devastata. A dieci giorni dalla mostra non aveva più niente da esporre. Tutto
il frutto della sua passione era andato distrutto.
Rimase per
due giorni nell’appartamento devastato, in uno stato quasi catatonico. A nulla
valsero le rassicurazioni dei suoi amici e parenti. Aveva il cuore a pezzi e
niente avrebbe potuto consolarla. Poi però, all’inizio del terzo giorno, Rob,
il suo ragazzo, le mise davanti agli occhi una tela bianca, tavolozza e
pennelli poi si sedette accanto a lei e rimase a fissarli in silenzio. Nel
guardarli, Natalie sentì scattare qualcosa dentro di sé. Di punto in bianco si alzò e iniziò a
dipingere riversando sulla tela tutto il dolore e la disperazione provata in
quei giorni.
Dipinse per
tutta la notte e nei giorni successivi, fermandosi a malapena per mangiare e
concedersi un paio di ore di sonno. Il
giorno della mostra ogni ospite poté ammirare i risultati di quel lavoro,
dipinti di una tale intensità e passione da lasciare senza fiato.
Quella era
la sua occasione e Natalie non avrebbe mai potuto sprecarla. Per ogni caduta
avrebbe sempre trovato il modo di rimettersi in piedi.
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