Buonsalve! Ho scritto questa storia perché mi sono accorta di aver superato già da un po' la metà di questa piccola avventura. Ormai non manca molto! ^,.,^
Buona lettura!
Due metà
(racconto n.187)
Avete mai sentito la teoria della mela di Platone? Si dice che ogni individuo è solo una parte dell’essere umano originario diviso in passato dagli Dei come punizione per la sua arroganza. Per questo siamo sempre in cerca della nostra metà della mela, di quella persona capace di farci sentire per la prima volta anime complete e perfette.
La prima volta che Silvia aveva sentito questa teoria aveva sperato con tutta se stessa che potesse in qualche modo essere vera. Perché quando sei una creatura unica, in mezzo a tante altre creature speciali l’unica cosa che vuoi davvero è poter trovare qualcuno simile a te.
In un mondo in cui uomini e donne avevano ali candide con la neve, lei era nata con l’ala sinistra completamente nera. Quella sua anomalia veniva vista da tutti come un segno di sventura, per questo la evitavano e la cacciavano in malo modo ogni volta che andava in città in cerca di cibo. “La piagata” veniva chiamata.
Un giorno era andata al mercato per prendere della frutta tenendo ben nascoste le ali da un mantello in modo che nessuno potesse notare la sua anomalia.
All’improvviso però vide una figura osservarla da un vicolo buio. Silvia deglutì, temendo che qualcuno si fosse accorto di lei, ma appena si accorse di essere osservata, la figura si voltò e scomparve nell’ombra. Dalle sue ali si staccò una piuma, nera come una notte senza stelle.
Per un attimo la ragazza rimase paralizzata, incapace di credere che la piuma che volteggiava davanti a lei fosse reale. Poi però qualcosa scattò dentro di lei e si mise a correre cercando la figura misteriosa. Non si accorse nemmeno che il mantello le era scivolato dalle spalle finendo a terra. All'improvviso si bloccò rendendosi conto di essere finita in una parte della città che non conosceva. Spaventata, si rese subito conto di avere gli occhi di tutti puntati addosso.
- Guardare! La piagata!
La prima cosa che le volò addosso fu una mela marcia che le macchiò tutto il vestito. Seguirono a ruota sassi e frutta di ogni tipo. Tutto come ogni maledetta volta. Non sarebbe mai cambiato niente per lei.
D'un tratto però qualcuno l'afferrò e la trascinò via. Dapprima confusa, Silvia si accorse che a trascinarla era un ragazzo con l'ala destra completamente nera. A bocca aperta, lo seguì finché non arrivarono a una villa abbandonata ove si intrufolarono per trovare rifugio. Il giardino, nascosto da un'alta siepe, era ben curato segno che comunque qualcuno lo abitava.
- Benvenuta a casa. - le disse il ragazzo.
In un primo momento Silvia non seppe che dire, poi però sorrise incrociando lo sguardo del ragazzo. Non ebbero bisogno di parole per capirsi. Nel profondo sapevano di aver trovato la metà mancante della loro vita.
Due metà
mercoledì 6 marzo 2013
Pubblicato da Unknown alle 13:58
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commenti:
Anche quando parli d'amore, sei assolutamente originale e mai scontata, bello il riferimento a Platone. Il filosofo che risiede in me non poteva non apprezzare... per il resto, bello davvero, vieni catapultato in questo mondo di essere alati dalle ali bianchissime che ghettizzano i diversi... alla fine, il vero amore risiede sempre nell'oscurità della vita... bello davvero :D
Posta un commento