Buonsalve
amici! Questo racconto è nato dal titolo del racconto di ieri “fobia degli aghi”
. Leggendolo di corsa mi ero persa una “h”
per strada e… beh ho provato a scriverci su qualcosa XD Il racconto poi si è un po' distaccato dall'idea iniziale, ma ho voluto mantenere comunque il titolo originale ^,.,^
Samantha
aveva sempre avuto paura di essere felice. Era convinta che tutte le cose belle
che le capitavano nella vita non potessero durare per più di poche settimane,
al massimo qualche mese.
C’è stato un
tempo in cui la sua vita sembrava aver preso la piega giusta. Aveva una splendida
carriera, un ragazzo favoloso e una bella casa. Se qualcuno le avesse domandato
a quel tempo se fosse felice lei avrebbe di certo risposto sì.
In poco
tempo però aveva perso il lavoro, era stata sfrattata e il suo ragazzo l’aveva
mollata, non prima di averle chiesto in prestito un bel po’ di soldi mai
restituiti.
Era
costretta a tornare dai suoi, a ricominciare tutto da capo, da sola. Fu un
periodo terribile per lei in cui perse completamente la speranza nelle persone
e nelle possibilità che la vita aveva da offrirle. Cominciò a vivere in maniera
spartana, senza troppe pretese proprio per paura di restare nuovamente delusa.
Un giorno però conobbe Rich.
Lui si
avvicinò con la sua aria sfacciata e allegra che Sam trovò davvero
affascinante. Senza sapere perché accettò il suo invito a uscire e poi il
successivo. Dopo aver accettato il terzo
appuntamento però cominciò ad avere paura. Con lui si trovava bene, ma se non
fosse andata tra loro? Se lui l’avesse ferita?
Spesso quando andava a casa e vedeva il suo appartamento, senza troppi
agi se non un piccolo televisore, si chiedeva anche cosa avrebbe pensato Rich
nel vederlo. Era a dir poco terrorizzata.
Per questo
gli diede buca e non rispose alle sue successive telefonate.
C’erano
delle volte in cui avrebbe voluto
rispondere, ma alla fine l’ansia aveva sempre avuto la meglio.
Un giorno
però accadde qualcosa di imprevedibile: il suo citofono suonò e poco dopo si ritrovò Rich davanti alla sua porta.
- Dovresti
rispondere al telefono. – disse semplicemente poi si guardò attorno e sorrise.
– Bell’appartamento.
Senza quasi
rendersene conto, Samantha scoppiò in lacrime.
In quel pianto la sua paura si sciolse.
Recuperarono
quel terzo appuntamento e ad esso ne seguirono altri. Forse con Rich valeva
davvero la pena di tentare, in qualsiasi modo sarebbero poi andate le cose.
Senza rendersene conto, Sam aveva messo da parte la sua fobia della felicità.
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