Buonsalve!
Ho scritto questo racconto pensando a quante volte rimuoviamo o facciamo finta
di non vedere cose che ci turbano troppo per poter essere accettate.
Non sempre
siamo in grado di accettare quello a cui assistiamo. A volte ci ritroviamo ad
assistere a scene talmente orribili che il nostro cervello si rifiuta di ricordarle.
Luca aveva
sempre pensato che quella teoria fosse solo una favola raccontata da chi non
era in grado di affrontare verità per loro troppo scomode. Era facile, secondo
lui, fingere di dimenticare per non dover fare i conti col passato. Non sapeva
però quanto fosse in errore. Lo capì quando si rese conto di essere innamorato
di Claudia, sua compagna dell’università. Aveva sempre fatto fatica a legarsi
sul serio a una ragazza a causa forse della morte improvvisa di sua madre
quando ancora era piccolo. Uno stupido incidente gliel’aveva portata via troppo
presto. Claudia però lo colpì subito per il suo entusiasmo e la sua
intelligenza portandolo finalmente a liberarsi di quel blocco che gli impediva
di essere felice. Un giorno però, mentre rientravano da una serata al pub con
amici, un uomo si avvicinò loro.
Iniziò a
fare commenti spiacevoli su Claudia, asfissiandoli con la puzza di alcool e
sudore. Quando provò a toccarla Luca non ci vide più. Qualcosa scattò dentro di
lui, un ricordo che aveva represso nel profondo del suo essere. Ricordò due uomini fare irruzione a casa sua, una notte in cui suo padre era in
viaggio di lavoro. Ricordò sua madre che lo nascondeva in un armadio, poi le
sue grida e alla fine il sangue che si espandeva dal suo corpo morto. In preda
a una rabbia cieca, Luca tornò alla realtà e scacciò l’uomo in malo modo,
colpendolo più volte al volto.
Quando però
la rabbia fu passata, il ricordo di ciò che era davvero accaduto alla madre lo
travolse. La prima cosa che fece, appena
varcata la soglia di cassa, fu chiamare sua padre. Quando la sua conferma
arrivò come una condanna, Luca si chiese come avesse potuto dimenticare una
cosa tanto orribile.
E mentre
Claudia lo abbracciava, tentando di consolarlo, giurò a se stesso che, per
quanto male facesse, non avrebbe mai più dimenticato
0 commenti:
Posta un commento