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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Una razza ormai estinta

domenica 28 luglio 2013

Buonsalve! Ok, in questi giorni sono in vena di racconti a favore della natura. Ieri ho parlato di animali e oggi… beh vedrete ;)

Una razza ormai estinta
(racconto n.331)


Quando il mio mondo è finito, io ero sulla terrazza più alta della città, in attesa. Sapevo che sarebbe successo. Ero consapevole dell’inevitabilità di ciò che stava accadendo. Tutto è iniziato secoli fa, con la nostra arroganza. Ci credevamo i padroni del mondo, i soli ad avere il diritto di sfruttarne le risorse e di godere delle sue bellezze. Lentamente lo consumammo, espandendo i nostri domini  e sterminando tutti coloro che osavano opporsi alla nostra forza.
Ci siamo diffusi come insetti nocivi, incapaci di fermarci e di renderci conto di quanto stessimo sbagliando. C’è stato chi ha provato a opporsi, ma alla fine anche loro si sono trasformati in fanatici sovversivi che non fecero altro che creare contrasti e aggravare la nostra già fragile situazione.
Mia madre era una di loro, costantemente in contrasto con mio padre che aveva fatto della scienza tutta la sua vita. Li ho visti discutere, litigare e scontrarsi in due fazioni opposte, ormai dimentichi di me e di ciò che un tempo li aveva uniti. Fu durate uno di questi scontri che li vidi morire, su uno schermo al plasma che trasmetteva le immagini degli ultimi disordini locali. Non mi ripresi mai dallo shock.
Poi la fine arrivò. Il nucleo del nostro mondo iniziò a cedere, fontane di lava emersero dal centro del pianeta distruggendo città, vite, speranze…
Io aspettai la morte con la dignità di chi sapeva quello a cui andava incontro. Prima della fine, però, ebbi il tempo di inviare questo messaggio, lasciarlo vagare nello spazio per raggiungere mondi che possono ancora essere salvati. Per raggiungere quel pianeta di cui tanto si racconta nella favole chiamato Terra.
A te, Terreste, io mando il mio appello. Il tuo mondo è descritto nei nostri racconti come il più bello e splendente dell’universo. Abbi cura di lui perché esso non ti appartiene.  Tu sei una sua creatura e senza di esso non faresti altro che diventare come me: un’ombra che continua a esistere solo in un messaggio registrato, un ultimo eco di una razza ormai estinta.  




Pubblicato da Unknown alle 12:36  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

io ti adoro...

29 luglio 2013 alle ore 10:14  

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