skip to main | skip to sidebar

365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

Archivo del blog

  • ▼ 2013 (243)
    • ► agosto (31)
    • ▼ luglio (31)
      • Hanno ucciso la Signora in Giallo
      • Al mio assassino
      • Per il futuro
      • Una razza ormai estinta
      • Ricordi riflessi
      • Il destino, le coincidenze e la pizza
      • Celebrare ogni nascita
      • Il miracolo
      • Morire Vivendo
      • L'origine della grandine
      • Ricordi nell'acqua
      • La pietà della principessa
      • Canto ribelle
      • L'incidente
      • Il persecutore
      • Problemi col cibo
      • Il sorriso dell'assassino
      • Chissà cosa direbbe Samantha.
      • Ciò che ti devo
      • Pinguino Assassino
      • La donna in rosso
      • Il prezzo dell'egoismo
      • La spadaccina
      • Il baratro del dolore
      • Una partita da incubo
      • Sorelle
      • Un gesto di amicizia
      • Il controllo è potere
      • La leggenda dell'uomo nero
      • Il ladro di merendine
      • Il lombrico fantasma
    • ► giugno (30)
    • ► maggio (31)
    • ► aprile (30)
    • ► marzo (31)
    • ► febbraio (28)
    • ► gennaio (31)
  • ► 2012 (122)
    • ► dicembre (31)
    • ► novembre (30)
    • ► ottobre (31)
    • ► settembre (30)

365 Stories from my Head

Hanno ucciso la Signora in Giallo

mercoledì 31 luglio 2013

Buonsalve! Avete presente quando si dice che personaggi come la Signora in Giallo o il Detective Conan portano sfiga perché ovunque vanno ci scappa il morto? Beh, per questo racconto mi sono ispirata proprio a questo. Un giorno secondo me faranno perdere la testa a qualcuno XD
P.s. il titolo ovviamente è ispirato alla canzone degli 883 

Hanno ucciso la Signora in Giallo
(racconto n.334)

La chiamavano la “Signora in Giallo Italiana” e questo perché era solita ritrovarsi sempre invischiata in casi di omicidio e delitti efferati proprio come la dolce signora della serie televisiva. Il suo intuito e la sua attenzione ai particolari inoltre l’avevano sempre aiutata a trovare i responsabili degli omicidi più inspiegabili, capaci di mettere in difficoltà anche i detective più abili.
Col tempo la sua fama crebbe e si diffuse ovunque in Italia, tanto che spesso veniva chiamata dalla polizia come consulente. Proprio come nel telefilm però, ogni volta che la vera Signora in Giallo si fermava in un posto per più di una settimana qualcuno finiva ammazzato.
Questo ovviamente non andava molto a genio alle persone del paese in cui lei abitava. C’erano alcuni fermamente convinti che portasse sfortuna e che avevano iniziato ad andare in giro con cornetti e portafortuna che toccavano ogni volta che passavano davanti a casa sua o la incrociavano per strada.
Un giorno la Signora in Giallo se ne stava sul terrazzo di casa sua, leggendo un libro e godendosi il fresco di quella sera primaverile  quando un uomo le si avvicinò.
- Lei è la famosa Signora in Giallo? – le chiese.
La donna chiuse il libro e gli rivolse un sorriso gentile. – Così mi chiamano.
L’uomo la guardò per un attimo poi sul suo volto si dipinse un’espressione di rabbia e disgusto. – È colpa tua… tu, iettatrice!
La Signora in Giallo riuscì a malapena ad alzarsi.
L’uomo estrasse una pistola che teneva nascosta dietro la schiena e le sparò cinque colpi al torace.  La Signora in Giallo morì così e stranamente la sua morte non fu un mistero per nessuno.
Il suo assassino infatti era il padre di una ragazza che era stata uccisa il giorno in cui la Signora in Giallo era arrivata nella loro città per una vacanza.  

Certo l’uomo venne condannato, ma chissà perché furono davvero in pochi a biasimarlo. 


Pubblicato da Unknown alle 13:11  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Tu mi fai morire... dal ridere! Troppo forte e spassoso... e per inciso, penso che il vero responsabile sia il tenente Colombo...

31 luglio 2013 alle ore 16:03  

Posta un commento

Post più recente Post più vecchio Home page
Iscriviti a: Commenti sul post (Atom)

Blog Design by Gisele Jaquenod

Work under CC License

Creative Commons License