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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Problemi col cibo

martedì 16 luglio 2013

Buonsalve! Un racconto sul cibo e sulla mia convinzione che, se qualcuno ha un problema con esso, non bisogna mai voltare la testa e lasciar correre, ma fare di tutto per aiutarlo a capire il suo problema e ad affrontarlo.

Problemi con il cibo
(racconto n.319)

Marie aveva passato tutta la vita a combattere con il cibo. Insicura e vanitosa, per lei avere un aspetto impeccabile era tutto e questo la portava a privarsi di ogni cosa potesse in qualche modo intaccare la sua linea. Non aveva mai assaggiato un pezzetto di cioccolata né aveva la più pallida idea di che sapore avesse la pizza e ogni volta che usciva con il suo gruppo di amici si portava appresso gallette di riso o bevande dietetiche per farsi passare la fame. All’inizio loro avevano provato a distoglierla dalla sua ossessione, ma dopo un po’ avevano rinunciato preferendo lasciarla perdere ed evitare di invitarla a pranzo o di offrirle da mangiare. Un giorno nel loro gruppo entrò anche Rich, un ragazzo dalla corporatura un po’ robusta che adorava con tutto se stesso il cibo. Amava le grandi abbuffate o anche solo sedersi a tavola con gli amici per mangiare e ridere in compagnia. Per lui mangiare non era solo una necessità, ma un rituale da compiere ogni giorno con le persone a cui voleva bene. A Marie non andava a genio. Anche lui si era accorto del suo astio per il cibo, ma sembrava non voler in alcun modo accettare la cosa. Ogni volta che si incontravano lui insisteva a provare ad offrirle il pranzo o anche solo un gelato. Questo non aveva fatto che aumentare il già eccessivo nervosismo della ragazza che ormai usciva sempre meno col suo gruppo di amici. Smise del tutto di uscire quando ebbe un malore durante un giro in centro. Svenne in mezzo alla strada e questo le impedì di uscire per molto tempo.
Per quanto la seccasse, allontanarsi per un po’ da quel disgustoso mangione era un sollievo. O almeno così pensava fino al giorno in cui lui non si presentò a casa sua con un una mega scorta di cioccolato.
 A quel punto perse definitivamente la testa. – Smettila di rompermi le palle! – urlò. – Io non voglio mangiare quella roba è chiaro? Non mi interessa!
Lui allora incrociò le braccia al petto e la sua aria da bonaccione cedette il posto a un’espressione dura e severa. – Se non vuoi mangiare cioccolato allora mangia qualcos’altro! Non puoi andare avanti così e lo sai! Devi mangiare!
- Vuoi che mangi? – continuò a strillare lei. – Va bene ne mangio un pezzetto così almeno smetterai di rompere!
Detto questo staccò un pezzettino minuscolo di cioccolato e se lo mise in bocca. Quasi non fu in grado di descrivere la scossa che attraversò il suo corpo nell’assaporarlo. Sentì le lacrime salirle agli occhi e a stento riuscì a trattenere un sorriso.
Rich si accorse della sua  reazione e a stento riuscì a trattenersi dallo scoppiare a ridere. La salutò e se ne andò lasciandole il cioccolato. Da quel giorno il rapporto di Marie col cibo cominciò a cambiare. Pian piano si rese conto di avere un problema e decise di rivolgersi a una psicologa per farsi aiutare. Fu sempre grata a Rich per non essersi arreso con lei. Col tempo iniziarono a frequentarsi e a uscire assieme.

Otto anni dopo il loro pranzo di nozze fu un vero e proprio banchetto. 


Pubblicato da Unknown alle 17:47  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Adoro quando indulgi al lieto fine... purtroppo i problemi con il cibo, oltre ad essere psicologici, sono delle vere e proprie patologie... spesso difficilmente curabili. Per questo, hai perfettamente ragione a ribadire il concetto che non serve a nulla cacciare la testa sotto la sabbia, ed evitare il problema. Purtroppo nel nostro mondo vige 'egoismo più bieco, che tende a lasciare indietro i "diversi", coloro che soffrono e sono bollati per questo di essere "malati", "strani", "irrecuperabili"... non è solo questione di pazienza... ma di vera e propria mancanza d'umanità... brava!

17 luglio 2013 alle ore 10:17  

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