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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Odio la cioccolata!

mercoledì 3 aprile 2013

Buonsalve! A dispetto del titolo ho scritto questo racconto perché io AMO la cioccolata, la adoro, potrei non mangiare altro per giorni… anche se durante questa Pasqua ho talmente esagerato da non poterne davvero più XD

Odio la cioccolata!
(racconto n.215)

Marco detestava la cioccolata. Non l’aveva mai mangiata da piccolo perché i suoi genitori lo consideravano un cibo inutile, capace solo di cariare i denti e far ingrassare. Non facevano che ripetergli quanto fosse nociva e che era meglio per lui non mangiarla. Certo Marco sapeva che quel loro modo di fare era esagerato, ma questo non cambiava il fatto che avesse sviluppato un certo astio nei confronti del cioccolato.
Una volta avevo anche provato ad assaggiarlo. Era andato in un piccolo supermercato e aveva provato una tavoletta ripiena di una mousse che gli si era appicciata al palato e quasi lo aveva fatto vomitare. Dopo quel tentativo il suo disinteresse per il cioccolato era diventato quasi una fobia.
Non poteva sentirne l’odore che subito sentiva lo stomaco rimescolarsi.
Beatrix, la sua più cara amica, invece lo adorava. Ogni volta che si sentiva giù di morale le piaceva mangiare un pezzettino di cioccolata della quale ovviamente era sempre fornita.
- Ma come fai a mangiare quella roba? – le chiedeva sempre. – È davvero disgustosa e poi com’è possibile che tu sia sempre così magra?
In tutta risposta lei si limitava a ridere e a mangiare un pezzetto di cioccolata. – Costituzione… e tu come fai a detestarla? Dovresti provare a darle un’occasione!
- L’ho già fatto ed è stata un’esperienza terribile! – si lamentava lui e appena la ragazza provava a mettergli la cioccolata sotto il naso aggiungeva. – E non voglio ripeterla, ok?
Un giorno però, mentre erano nel suo appartamento, lei lo mise alle strette. Era davvero affamato, ma Beatrix aveva chiuso la porta della cucina e si era messa la chiave in tasca. Non gliel’avrebbe ridata finché lui non avesse provato ad assaggiare di nuovo un po’ di cioccolata e questa volta avrebbe deciso lei quale.
Dopo diverse ore di lotta, Marco fu costretto a desistere. Si sedettero al tavolo del soggiorno e lei gli mise davanti una barretta di cioccolata avvolta in una confezione scura.
- Questa è cioccolata artigianale. – disse. – Vedrai che sarà un’esperienza molto piacevole.
Marco deglutì e diede un piccolo morso alla barretta. Fu come se qualcosa gli fosse esploso in bocca, un sapore così intenso e meraviglioso da stordirlo.
Alzò gli occhi verso Beatrix che lo guardava sghignazzando. – Allora?
- Grazie! – rispose lui addentando un altro pezzo di cioccolata. – Grazie. Grazie. Grazie.
Quel giorno il suo astio svanì del tutto. Era stato influenzato fin troppo dai suoi genitori e dalla sua incapacità di scegliere del cioccolato decente. Infondo aveva solo bisogno di qualcuno che lo consigliasse e lo spingesse a tentare ancora.


Pubblicato da Unknown alle 14:17  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando si dice che ogni tanto, tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci prenda per mano e ci dia bonariamente un bel calcio nel sedere... e questa ne è la riprova!!! Slurp, brava brava, e un bacio cioccolatoso da un cioccolatomane accanito :D

3 aprile 2013 alle ore 14:47  

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