skip to main | skip to sidebar

365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

Archivo del blog

  • ▼ 2013 (243)
    • ► agosto (31)
    • ► luglio (31)
    • ► giugno (30)
    • ► maggio (31)
    • ▼ aprile (30)
      • Un magico incontro
      • Dovere verso il paese
      • Le mie età
      • Un fuoco dentro
      • Un posto inquietante
      • La punizione
      • L'incidente
      • Le farfalle nello stomaco
      • Problemi di sonno
      • La verità tra le fiamme
      • La preda sbagliata
      • La mia natura di lupo
      • Una persona irritante
      • Osservare la vita
      • La casa
      • Nel sangue e nel dolore
      • Una storia di vita
      • La paura della morte
      • Incontro al buio
      • Darsi una svegliata
      • Amarla per sempre
      • Legame indissolubile
      • Un segreto da custodire
      • Il sadismo degli scrittori
      • Un nuovo arrivo
      • Un libro da incubo
      • I'm no superman
      • Odio la cioccolata!
      • Una nuova scoperta
      • Un brutto sogno
    • ► marzo (31)
    • ► febbraio (28)
    • ► gennaio (31)
  • ► 2012 (122)
    • ► dicembre (31)
    • ► novembre (30)
    • ► ottobre (31)
    • ► settembre (30)

365 Stories from my Head

La preda sbagliata

sabato 20 aprile 2013

Buonsalve! Un racconto scritto pensando a come a volte una vittima può rivelarsi un carnefice ben peggiore del suo persecutore. Buona lettura ;)

La preda sbagliata
(racconto n.232)

Erano settimane ormai che Carla aveva l’orribile sensazione che qualcuno la stesse seguendo.  Si sentiva costantemente osservata e ogni tanto scorgeva  con la coda dell’occhio una figura avvolta in un soprabito scuro. Non ne era sicura ovviamente, ma col tempo si sentì sempre più ansiosa e paranoica.
Poi arrivarono i fiori. Ogni giorno le venivano recapitati a casa e al lavoro diversi mazzi di rose che ovviamente lei provvedeva a buttare. Col tempo oltre ai fiori arrivarono i messaggi, messaggi inquietanti  in cui il suo misterioso “ammiratore” la definiva la “sua preda più affascinante” e le prometteva che presto sarebbero stati insieme per sempre.
Ogni volta, Carla restava immobile a fissare a quei biglietti pensando chi fosse l’individuo disgustoso che la stava tormentando a quel modo.
Sapeva bene che le cose non potevano andare avanti così. Doveva trovare un modo per farla finita.
Per questo decise di prendere lei l’iniziativa. Si mise una gonna inguinale e una camicetta molto scollata e uscì di casa. I tacchi degli stivali picchiettavano sull’asfalto attirando su di lei gli sguardi di tutti i passanti.
Stava attraversando un vicolo buio quando sentì qualcuno avvicinarsi.
- Non dovresti andartene in giro così. – disse una voce. – Tu non sei una donnaccia… non sei come quelle squallide ragazze che si vedono in giro…
Carla si fermò e rimase immobile. – Io mi vesto come voglio – disse. – e vado a letto con chi voglio.
- No, tu sei pura! – ringhiò l’uomo. – Tu non sei così! Non devi essere così! Tu sei mia!
Quando lui cercò di afferrarla, Carla reagì. Scartò di lato e sfoderò il pugnale che teneva nella borsa, facendolo sbilanciare e cadere a terra. In un attimo gli  fu sopra e gli piantò la lama nel ventre.
Il maniaco iniziò a piangere e a mugugnare, ma lei, impassibile, gli premette la mano sulla bocca e continuò il suo lavoro di coltello.
Lo lasciò solo quando ebbe riversato le sue interiora sull’asfalto per poi tagliargli i genitali e inserirli all’interno del corpo sventrato.
Non glieli avrebbe mangiati, non come aveva fatto con tutte le sue altre vittime. Lui era un verme, un essere meschino che non meritava di far parte del mio essere.
 - Mi dispiace, porco maniaco – gli sussurrò in un orecchio – ma questa volta hai puntato la preda sbagliata.


Pubblicato da Unknown alle 11:28  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Semplicemente è l'incubo personale di ogni Stalker che si rispetti, incappare in una affascinante preda che rivela di essere una bella serial killer...
agghiacciante e condotta sul filo della cattiveria pura, rock duro suonato con il coltello.
Bravissimaaaaaaa <3 <3 <3 <3 <3

20 aprile 2013 alle ore 15:32  

Posta un commento

Post più recente Post più vecchio Home page
Iscriviti a: Commenti sul post (Atom)

Blog Design by Gisele Jaquenod

Work under CC License

Creative Commons License