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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Un tesoro prezioso

sabato 23 marzo 2013

Buonsalve! Ho scritto questo racconto perché a Ottobre  chiuderò la mia amata libreria Lupo Rosso. Sarà un po’ la fine di una splendida avventura, dalla quale però ripartirò per creare qualcosa di altrettanto meraviglioso. Perché a volte rinunciare a un desiderio non vuol dire rinunciare a sognare, ma tendere la mano a sogni molto più grandi.

Un tesoro prezioso
(racconto n.204)


A volte bisogna rinunciare a qualcosa di bello per avere qualcosa di altrettanto meraviglioso. Ci sono desideri nati per vivere di una luce intensa, una luce che proprio per la sua intensità è destinata a spegnersi presto. Sabrina sapeva bene quanto potesse essere difficile rinunciare a ciò che si ama, ma allo stesso tempo era stata felice di farlo. Lei era una viaggiatrice, una donna che viveva di risate e di baldorie, di divertimenti e avventure di una notte. Non aveva mai amato i legami né gli uomini oppressivi che pensavano che lei appartenesse loro solo perché l’avevano portata a letto.
Lei non era di nessuno e non lo sarebbe mai stata.
Un giorno però, di ritorno da un viaggio in Irlanda, fece una scoperta che stravolse completamente il suo mondo. A darle la notizia fu un test di gravidanza positivo. Non avrebbe mai pensato che potesse accadere una cosa del genere. Era sempre stata attenta quando si concedeva del buon sesso occasionale.
I nove mesi di gravidanza che seguirono furono orribili. Alle nausee, all’aumento di peso e a tutti gli effetti collaterali si univano anche la rabbia e la consapevolezza che la sua vita non sarebbe mai stata più quella di un tempo.
Avrebbe dovuto rinunciare ai viaggi, alle notti brave e a tutte quelle emozioni che rendevano più allegra la sua esistenza. L’ultima cosa che voleva era rimare incastrata in un’esistenza triste dove il suo lavoro di dentista era l’unica cosa che le permetteva di evadere da una monotona vita domestica.
Poi però sua figlia venne alla luce e, di nuovo, tutto cambiò.
La prima volta che la prese tra le braccia fu come se il centro del mondo si fosse spostato in quella piccola creatura urlante. Ai suoi occhi non c’era niente di più bello e prezioso. Negli anni successivi non rimpianse mai la vita passata. Rinunciando alla gioia di una vita da viaggiatrice aveva trovato il tesoro più bello e prezioso di tutti.


Pubblicato da Unknown alle 13:52  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissima... senza parole... vai avanti a tutta forza, nessuno ti può fermare... e ti auguro anche a te una gioia cosi grande ^_________^ anzi, a voi...

23 marzo 2013 alle ore 14:42  

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