skip to main | skip to sidebar

365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

Archivo del blog

  • ▼ 2013 (243)
    • ► agosto (31)
    • ► luglio (31)
    • ► giugno (30)
    • ► maggio (31)
    • ► aprile (30)
    • ▼ marzo (31)
      • Vita da bambola
      • Chessmen
      • In attesa di vendetta
      • Chi sono
      • Rimettesi in piedi
      • Essere libero
      • Possibilità di scelta
      • Io non porto iella!
      • Un tesoro prezioso
      • Non é come sembra!
      • La ragazza della luna
      • Biker
      • Una parte del futuro
      • Di nuovo insieme
      • Di cielo e di acqua
      • Fobia degli agi
      • Fobia degli aghi
      • Una vita insoddisfatta
      • Il Motel
      • Dimenticare
      • Sepolta viva
      • Perdita e scoperta
      • Il miracolo
      • Ossessione
      • Occhi rossi
      • Due metà
      • Alata
      • Perdita e rinuncia
      • Tradimento
      • Una piccola rivincita
      • Senza volto
    • ► febbraio (28)
    • ► gennaio (31)
  • ► 2012 (122)
    • ► dicembre (31)
    • ► novembre (30)
    • ► ottobre (31)
    • ► settembre (30)

365 Stories from my Head

Il Motel

mercoledì 13 marzo 2013

BUonsalve! Questo racconto è nato durante una chiacchierata con altri negozianti della zona del Lupo Rosso. Parlavamo di un palazzo nelle vicinanze che stava letteralmente cadendo a pezzi e da lì è nata l’idea del Motel. ^,.,^

Il Motel
(racconto n.194)

Erano ormai ore che Sheila stava guidando e ormai la stanchezza si faceva sentire. Doveva assolutamente fermarsi a riposare. All’improvviso, come se qualcuno avesse ascoltato i suoi pensieri, dalla nebbia apparve un vecchio motel. Dire che fosse fatiscente era un eufemismo.  Sembrava quasi che la facciata principale fosse stata bombardata.
Alla donna però non importava. Non poteva proseguire.
Si  fermò e venne accolta da un vecchio gracile e pallido che le rivolse un sorriso sdentato. – Buonasera, signorina. Il mio nome è Graam e sono a sua completa disposizione.
 All’inizio la ragazza ebbe l’impulso di voltarsi e andarsene, ma alla fine si registrò alla reception e decise di mangiare qualcosa al ristorante dell’albergo.
Mentre mangiucchiava un piatto di maccheroni al formaggio che sembravano essere andati a male da almeno una settimana , un uomo le si avvicinò. – Buonasera. Io sono Michael. Qui non c’è molta compagnia e mi chiedevo se… potessi unirmi a lei per la cena.
Sheila ne ammirò fin da subito il portamento elegante e lo sguardo deciso. – Con molto piacere.
Non si chiese nemmeno come un tipo del genere fosse finito in quella bettola. Il tempo volò e i due si ritrovarono a letto poche ore dopo.  La mattina dopo, Sheila non poté credere a quanto fosse stata fortunata. Conoscere un uomo del genere in quel Motel era stato un vero colpo di fortuna, quasi un miracolo.
Forse era destino che s’incontrassero.
Non fece in tempo a pensare a tutto quello però che le mani di Michael si serrarono attorno alla sua gola. L’uomo strinse  e strinse finché la mente non si annebbiò e lampi di luce non le apparvero davanti agli occhi. Poi tutto si spense.
Michael sorrise e prese in braccio il corpo della sua nuova vittima. La portò al piano di sotto, dove Graam lo guardò con aria assorta. – Spero ti sia divertito con lei.
- Abbastanza, padre. – Rispose lui. – Era una ragazza piuttosto scialba in compenso però  era piena di soldi.
Il vecchio sbuffò e aprì una porta che conduceva a un buio scantinato. – Su, muoviti. La vasca d’acido è pronta. Dobbiamo sbrigarci prima che arrivi il prossimo cliente.


Pubblicato da Unknown alle 15:09  

0 commenti:

Posta un commento

Post più recente Post più vecchio Home page
Iscriviti a: Commenti sul post (Atom)

Blog Design by Gisele Jaquenod

Work under CC License

Creative Commons License