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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Zombie Wedding Planner

domenica 28 ottobre 2012

Buonsalve amici!
Uno dei precedenti racconti narrava la storia di un Divorce Planner e ovviamente non potevo non pensare anche ai Wedding Planner. E ovviamente come potevo non tornare a parlare dei miei, cari, adoratissimi zombies? ;)

Zombie Wedding Planner
(racconto n.58)

Organizzare matrimoni, come ben saprete, non è un lavoro semplice. Tutto in quel giorno speciale deve essere perfetto, meraviglioso come solo un sogno può essere e ovviamente riuscire a far sì che non ci siano imprevisti è un’impresa davvero ardua se non impossibile.
E se in più gli sposi fossero anche morti? Anzi non –morti?
È qui che intervengo io. Katie, la migliore Wedding Planner Zombie per matrimoni di zombies. Nel mio lavoro sono molti gli ostacoli da superare. Il primo fra tutti è sicuramente la conservazione degli sposi. Ve l’immaginate che figura se la sposa, avanzando verso il suo futuro marito, perdesse all’improvviso, non so, un occhio? A un matrimonio (non organizzato da me, ovvio) è capitato ed è scoppiato il caos. L’occhio aveva iniziato a rotolare per la sala e gli ospiti non-morti , chinandosi per raccoglierlo, avevano finito con l’urtarsi a vicenda perdendo a loro volta dei pezzi. Il risultato? Cerimonia iniziata con un’ora di ritardo, pezzi di invitati sparsi ovunque e una spesa extra per far ripulire bene la sala dal sangue. Un vero disastro.
Insomma conservare al meglio gli sposi con prodotti specifici è sicuramente la prima cosa alla quale una brava Zombie Wedding Planner deve pensare.  Poi  bisogna occuparsi della puzza. Di certo non si può pretendere che tutti gli invitati zombies indossino orecchini di Arbre Magique, ma quantomeno è possibile risolvere il problema trovando una sala piuttosto ampia e disponendo candele profumate in punti strategici. Un modo per perfetto per creare un’atmosfera romantica e allo stesso tempo attenuare la puzza di morto.
Altra faccenda spinosa da risolvere durante il matrimonio di un non-morto è il catering del pranzo. Se gli invitati sono tutti morti allora basta trovare quale  spuntino adatto a base di cervella, carne fresca e frattaglie in umido, ma se gli sposi dovessero avere parenti ancora vivi?
Come fare per evitare che vengano divorati dagli altri ospiti defunti?
Decisamente un problema non da poco visto che se i parenti uccisi dovessero tornare come non-morti finirebbero per distogliere l’attenzione dalla coppia di sposi che invece devono essere assoluti protagonisti della giornata.
La risposta al dilemma ovviamente è semplice: organizzare due arie buffet, una per i vivi e una per i morti. Ovviamente quella per gli zombies dovrà essere talmente fresco e invitante da distrarrli dall’altro buffet e… no! Basta così.
Non vi svelerò altro della mia arte. Se volete saperne di più basta richiedere la mia consulenza come Wedding Planner. 
Dopo essere morti ovviamente.


Pubblicato da Unknown alle 11:27  

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