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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Volevo fare la non-morta

domenica 21 ottobre 2012

Buooooooonsalve! Ecco qui il nuovo racconto di oggi per tutte quelle persone che vorrebbero diventare vampiri, ma che non sanno esattamente a cosa potrebbero andare incontro :P

Volevo fare la non-morta
(racconto n.51)

Nadia era cresciuta leggendo romanzi sui vampiri. Da Anne Rice alla Hamilton, dalla Harris alla Yarbo, aveva sempre amato quelle straordinarie creature della notte.
Era così incantata dal loro fascino che il suo più grande desiderio era quello di diventare, un giorno, una splendida non-morta.
Già si vedeva coi suoi lunghissimi capelli neri e la carnagione diafana a vagare tra le ombre a caccia di nuove prede di cui nutrirsi. Sarebbe stato meraviglioso!
Un giorno un ragazzo le si avvicinò in discoteca con fare sicuro. Era bellissimo, elegante e con un sorriso che la fece andare fuori di testa. Era proprio così che s’immaginava dovesse essere un vampiro!
Dopo essersi presentato, il giovane la scrutò con i suoi occhi intensi. -  So che cosa desideri. – le disse enigmatico.
- Ah, sì? – civettò lei. – Sentiamo, cos’è che vorrei?
Lui si mise una mano in tasca e ne estrasse una fialetta. – L’immortalità. Tu vuoi diventare una creatura non più viva, affamata dei suoi stessi simili.
Nadia pensò per un attimo di alzarsi e andarsene. La sua parte razionale le diceva di allontanarsi da quel maniaco, ma la sua curiosità la spingeva a restare. Sarebbe stata una vera figata se quel ragazzo potesse davvero trasformarla in vampira!
Era anche sicura di avergli visto brillare in bocca dei canini acuminati.
- Non dovresti mordermi o cose del genere? – gli chiese.
-  Ma andiamo! – rise lui. – Non mi dire che sei ancora legata a certi stereotipi.
Nadia sorrise e scosse la testa. – No, figurati. La mia era solo curiosità.
Lui le sorrise e le porse di nuovo la fialetta.
Un po’ timorosa, Nadia la prese e la bevve tutta d’un fiato. Il dolore arrivò improvviso annebbiandole la mente. Pochi secondi e cadde a terra, priva di vita.
- Braaaaaaains. – fu la prima cosa che disse quando si rialzò. Aveva fame, una fame tremenda! Guardò le persone che le si erano ammassate attorno, provando l’irrefrenabile desiderio di strappare loro brandelli di carne.
Il ragazzo che le aveva dato la fialetta la guardò sghignazzando. – allora com’è essere una non-morta?
Fu in quel momento che si rese conto della verità: quel bastardo non l’aveva fatta diventare una vampire. L’aveva trasformata in una dannatissima zombie!




Pubblicato da Unknown alle 10:35  

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