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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Piccoli fiori blu

venerdì 5 ottobre 2012

Buonsalve amici!
Il racconto di oggi nasce da un attacco di romanticismo avuto ieri sera parlando al telefono con il mio ragazzo.
Non c’è quasi niente di autobiografico nel racconto (salvo forse il fatto che il mio ragazzo odia il fantasy), ma sapete com’è… ogni tanto anche io ho bisogno di una sana dose di sdolcinatezza. ^///^

Piccoli fiori blu
(Racconto n.35)

Chiara era al settimo cielo. Da un po' di tempo ormai aveva iniziato uno scambio di mail con Marco, un ragazzo della sua città che sembrava davvero perfetto.
All'inizio aveva diffidato di lui. Insomma quale idiota potrebbe mai fidarsi subito di un ragazzo conosciuto per caso su un forum anche se di letteratura?
Col tempo però le sue mail erano diventate quasi confortanti. Parlare con lui era semplice come confidarsi con un vecchio amico.
Oltre a condividere la passione per la lettura, sebbene lui odiasse il fantasy mentre lei venerava Tolkien, riuscivano a parlare di qualsiasi cosa, dai problemi al lavoro ai pettegolezzi su amici e vicini.
Lei ad esempio gli raccontava sempre di alcuni piccoli fiori blu che di tanto in tanto trovava infilati nella buca delle lettere. Di solito le arrivavano il lunedì, ma per quanto avesse cercato di scoprirlo ancora non era riuscita a capire che glieli mandasse.
"Forse sono di qualcuno troppo timido per dichiararsi, ma che vorrebbe attirare la tua attenzione." gli aveva scritto lui una volta che si erano ritrovati in chat.
"Beh, ci sta riuscendo" aveva risposto lei. " Solo che trovo un po' inquietante avere un ammiratore che a quanto pare mi spia di nascosto."
Marco rimase per più di cinque minuti senza rispondere finché non le scrisse. "Allora, visto che io sono uno di questi ammiratori, che ne diresti di incontrarci?"
Chiara rimase di sasso, ma dopo un attimo di esitazione decise di accettare l'invito e fissarono data, ora e luogo dell'appuntamento.
"Come ti riconoscerò?"  gli chiese.
"Sono sicuro che ci riuscirai."
E così avvenne. Il giorno dell'incontro, infatti, la ragazza non ebbe problemi a trovarlo.
Quando vide una persona avvicinarsi a lei con un grosso mazzo di fiori blu, gli stessi che lei trovava nella buca delle lettere, non solo capì che si trattava di Marco, ma che era proprio lui a mettergli i fiori ogni lunedì.
Per un attimo ebbe un po' di paura. E se fosse incappata in un maniaco?
- Marco, ma...
Quando lui abbassò i fiori, un altro tassello andò al suo posto. Il ragazzo che aveva di fronte era uno dei suoi vicini, un tipo riservato che aveva intravisto si e no una volta, ma che aveva trovato subito davvero molto carino.
- Mi stai seguendo o cosa? -  domandai mettendomi subito sulla difensiva.
- O cosa, direi. -  ribatté lui ridendo. – Volevo tanto trovare un modo per attirare la tua attenzione, anche a costo di andarti a cercare su un forum semisconosciuto.
All'inizio Chiara si arrabbiò molto, ma quando lui riuscì a convincerla a dargli un'occasione si calmò.
Conoscendolo, capì che in fondo aveva fatto bene a fidarsi perché su una cosa non le aveva mentito ed era quella per lei più importante: se stesso.
Chiara e Marco si sposarono sei mesi dopo.
Da allora lei avrebbe sempre tenuto sul davanzale della finestra un piccolo vaso di fiori blu.  



Pubblicato da Unknown alle 10:41  

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