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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

La rivincita delle sorellastre

sabato 20 ottobre 2012


Buonsalve a tutti! Ecco a voi anche oggi una bella rivisitazione di una fiaba. Questa volta si tratta di Cenerentola che però non se la passerà bene come al solito ;) Piccola curiosità per chi non lo sapesse: lo sapevate che in una delle versioni della storia le sorellastre si tagliano davvero i piedi per ingannare il principe e poter calzare la scarpetta?

La rivincita delle sorellastre
(racconto n.50!!!!!!!)

Cenerentola era ansiosa. Non riusciva a credere di essersi recata la sera prima al gran ballo né di essere fuggita dal principe lasciandosi alle spalle solo una delle sue scarpette di cristallo. All’inizio aveva pensato che tutto sarebbe finito lì, con la sua fuga e la fine di quella magica serata, ma quella mattina le era giunta una voce che l’aveva lasciata senza parole: il principe aveva intenzione di trovare e sposare la ragazza il cui piede avrebbe calzato la scarpetta di cristallo.
Ovviamente si era ben guardata dal dire alla sua matrigna e a quelle perfide sorellastre che era lei la misteriosa ragazza che tutti cercavano altrimenti l’avrebbero rinchiusa in uno stanzino o peggio.
Con la visita del messaggero del principe ormai prossima, in casa c’era una grande agitazione.
La matrigna sbraitava, le sorellastre correvano avanti e indietro.
Sapevano che la scarpetta era minuta e i loro piedi troppo grandi quindi dovevano trovare un modo per riuscire a ingannare il principe.
La matrigna voleva a tutti i costi che una delle sue figlie, possibilmente la maggiore, lo sposasse. Sarebbe stata la svolta che aveva sempre aspettato per la sua vita.
Fu allora, nel caos generale, che Cenerentola vide la donna afferrare un grosso coltello e dirigersi verso le due ragazze. Sgranò gli occhi mentre lei amputava le dita e i talloni alla figlia più piccola, smussandole i piedi perché potessero entrare nella scarpina.
Terrorizzata, la sorellastra maggiore scappò rifugiandosi nello stanzino che Cenerentola usava come camera. La matrigna le andò dietro poi in casa piombò il silenzio.
Cenerentola le vide tornare nella sala principale con dei ghigni stampati sul volto. Le si avvicinarono brandendo entrambe dei grossi coltelli.
Non le diedero nemmeno il tempo di urlare.

Quando il messaggero arrivò nella loro villa, la matrigna fece andare avanti subito la sua figlia maggiore.  Dopo una breve presentazione, l’uomo s’inchinò porgendole la scarpetta. Calzò perfettamente.
Estasiato, egli alzò gli occhi guardando i due esili piedini della ragazza. La prima cosa che notò furono le strane cuciture all’altezza delle caviglie, ma non ci badò più di tanto quando lei gli porse la seconda scarpetta di cristallo, trovata nella stanza di Cenerentola della quale non avrebbe più indossato solamente le scarpe.


Pubblicato da Unknown alle 11:07  

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