skip to main | skip to sidebar

365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

Archivo del blog

  • ► 2013 (243)
    • ► agosto (31)
    • ► luglio (31)
    • ► giugno (30)
    • ► maggio (31)
    • ► aprile (30)
    • ► marzo (31)
    • ► febbraio (28)
    • ► gennaio (31)
  • ▼ 2012 (122)
    • ► dicembre (31)
    • ► novembre (30)
    • ▼ ottobre (31)
      • Molto meglio
      • Fastidiosi difetti
      • Di fede Pagana
      • Zombie Wedding Planner
      • Il fantasma che odiava Halloween
      • Di Fuoco e di Ghiaccio
      • Delirio apocalittico
      • L'ombra
      • Nato libero
      • Un incontro inevitabile
      • Volevo fare la non-morta
      • La rivincita delle sorellastre
      • La cena di Hansel e Gretel
      • Le difficoltà di un vampiro
      • La dama di cristallo
      • Divorce Planner
      • La prima caccia
      • L'incubo
      • L'ultima corsa
      • Folle vendetta
      • La delirante nascita degli Uncanny Nerdz
      • Jack Smoke
      • La bambola senza occhi
      • Cio che é e non appare
      • Picoclo gatto scheletro
      • Un lungo viaggio
      • Piccoli fiori blu
      • Magico e pericoloso
      • Un triste malinteso
      • Minaccia felina
      • L'ego allo specchio
    • ► settembre (30)

365 Stories from my Head

L'ombra

mercoledì 24 ottobre 2012

Buonsalve amici!
Questo racconto è nato da una riflessione sull'amicizia, di come a volte, ingenuamente, consideriamo amiche persone che non lo meritano affatto e che farebbero di tutto pur di riuscire a farci del male. Non so voi, ma io al posto dell’ombra non sarei stata tanto buona con Jane e voi?

L'ombra
(racconto n.54)

Jane aveva sempre avuto paura della sua ombra. La considerava come una sorta di fastidiosa presenza che si divertiva a seguirla e a imitarla ovunque andasse.
Se ne voleva sbarazzare così tanto da aver tentato qualsiasi cosa pur di staccarsi da essa.
Aveva provato a correre più veloce di lei, a tagliarla nel punto in cui si univa ai suoi piedi eppure quell'insolente tornava puntualmente a seguirla e perseguitarla.
Ogni suo tentativo sembrava finire con un buco nell'acqua tanto che, dopo un po’, decise che forse era meglio provare a ignorarla.
L’ombra ci rimase male per la decisione di quella che per lei era la sua più cara amica.
Certo Jane cercava solo di sbarazzarsi di lei, ma almeno sapeva della sua esistenza e a differenza di molti altri umani la considerava come un essere vivente degno della sua attenzione.
Adesso invece sarebbe tornata ad essere una creatura priva di sostanza e volontà. Una cosa che poteva benissimo essere ignorata.
Col tempo Jane si rese conto con soddisfazione che più faceva finta di niente, più la sua ombra diventava debole. Se prima era di un nero cupo che spiccava su ogni cosa, infatti, adesso era grigiastra e quasi trasparente. Presto sarebbe svanita del tutto.
Un giorno accadde qualcosa che lasciò Jane molto scossa. Mentre stava tornando dal lavoro, delle spranghe di ferro le caddero addosso da alcune impalcature.
Non capì come riuscì ad evitarle. Fu come se qualcuno l’avesse spinta via un attimo prima che le finissero addosso.
Quando, una volta arrivata a casa, la paura passò notò che la sua ombra non c’era più. Forse era stato per il grande spavento, fatto sta che se n’era andata. Finalmente era libera dal suo tormento!
Intanto, sotto le spranghe di metallo, l’ombra di Jane svaniva pian piano con un sorriso. Certo le faceva male l’idea di scomparire, ma era felice di potersene andare così, dopo aver salvato la sua più cara amica.


Pubblicato da Unknown alle 11:26  

0 commenti:

Posta un commento

Post più recente Post più vecchio Home page
Iscriviti a: Commenti sul post (Atom)

Blog Design by Gisele Jaquenod

Work under CC License

Creative Commons License