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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Una goccia di pioggia

giovedì 1 agosto 2013

 Buonsalve! Un racconto che parla di un viaggio, dall’abbandono di una casa al suo ritorno. Spesso siamo tanto desiderosi di partire, ma quante volte, durante il viaggio, ci siamo ritrovati a desiderare di tornare?

Una goccia di pioggia
(racconto n.335)

C'era una volta una piccola goccia di pioggia che viveva con le sue sorelle su una nuvola. Dall'alto aveva visto gran parte del mondo con l'ammirazione di chi osservava qualcosa che pensava irraggiungibile. La goccia viveva felice con le sue sorelle, ma col tempo iniziò a provare uno strano, irrefrenabile desiderio: il desiderio di scendere dalla sua casa per raggiungere il mondo.
Poi ci fu la caduta. All’improvviso la nuvola si fece nera e si espanse. Un’enorme pressione la trascinò giù e la goccia precipitò assieme a molte delle sue sorelle.
Spaventata, vide la terra venirgli incontro a una velocità spaventosa. Improvvisamente si ritrovò sulla strada, in una pozza piena di miliardi di altre gocce. Lì poté vedere per la prima volta il mondo dal basso. Scorse le case, imponenti e maestose, gli alberi bellissimi e pieni di vita… tutto sembrava davvero incredibile visto da laggiù.
All’improvviso però le gocce attorno a lei divennero così tante che iniziarono tutte a scivolare lungo la strada, all’inizio piano poi sempre più veloce finché ogni cosa non divenne che un vortice confuso e terrificante.
La gocciolina urlò e chiuse gli occhi finché non si sentì precipitare di nuovo. Quando tornò a guardare, vide che si trovava in una grossa galleria semibuia e che continuava a scorrere assieme a decine e decine di sue simili. Fu un viaggio lungo nel freddo e nel buio in cui la goccia ebbe molte volte modo di rimpiangere la sua nuvola tranquilla su nel cielo e le sue amate sorelle.
Le altre gocce attorno a lei infatti puzzavano e sembravano essere molto aggressive e diffidenti. Poi, quando lei ormai aveva perso ogni speranza, la goccia si ritrovò alla luce del sole. Fu felice quando si ritrovò in un fiume e quando poté godere di nuovo dell’aria fresca.
Alla fine ci fu il miracolo: il sole si fece all’improvviso molto caldo e lei si sentì trascinare vero l’alto. La pressione divenne insostenibile e la goccia, stanca di avventure e viaggi, si lasciò andare chiedendosi cosa potesse accaderle ancora di imprevisto.
Chiuse gli occhi e quando li riaprì non poté fare a meno di spalancare la bocca per la meraviglia. Si trovava infatti di nuovo su una nuvola bellissima assieme a molte altre gocce. La goccia sorrise sentendosi davvero felice: in un modo o nell’altro era riuscita a tornare a casa.




Pubblicato da Unknown alle 14:22  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Una favola davvero dolce e delicata... solo tu puoi tanto dal tempo atmosferico :D bravissima <3

1 agosto 2013 alle ore 15:08  

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