Buonsalve!
Questo è un racconto sulla gelosia e la rabbia che spesso ci portano a compiere
azioni orribili, azioni che spesso finiscono in tragedia.
Gelosia violenta
(racconto n.337)
Non è facile
fare i conti con la propria rabbia, soprattutto quando questa ci fa fare cose
delle quali finiamo inevitabilmente per pentirci, qualcosa di così orribile che
lo reprimiamo nel profondo del nostro essere e lo dimentichiamo per non essere
costretti ad affrontarlo.
Mike non
ricordava la colpa per la quale sua moglie si era allontanata da lui. All’inizio era solo una leggera indifferenza
poi però lei aveva finito con l’allontanarsi sempre di più arrivando a
rivolgergli a malapena la parola. Lui aveva provato tanto a riavvicinarsi, ma
lei ogni volta si tirava indietro e lo guardava con occhi spaventati anzi
terrorizzati.
Col tempo
cominciò sentirsi sempre più nervoso e teso per quella situazione, tanto che
alla fine decise di affrontarla. Mentre
la moglie stava facendo la lavatrice, entrò in lavanderia e si chiuse la porta
alle spalle. Appena se ne rese conto, la donna sgranò gli occhi e si mise a
tremare.
Lui le
chiese cose le fosse successo, perché avesse deciso senza alcun motivo di
distruggere il loro matrimonio. Poi però lei gli urlò contro domandandogli come
avesse potuto chiederglielo dopo ciò che aveva fatto.
L’uomo
rimase interdetto. Non aveva idea di che cosa stesse parlando. Poi lei,
piangendo, gli disse solo un nome: Nicolas.
Quel nome
fece scattare un ricordo, qualcosa che aveva seppellito nel profondo del suo essere.
Ciò che ricordò era un vicolo buio e tanta gelosia nei confronti di quell’uomo
che, pensava senza avere però alcuna prova, si era portato a letto sua moglie.
Ricordò una rabbia cieca e poi le botte, i colpi inferti con così tanta forza
da mandarlo in coma. Quando lo trovarono si pensò a una rapina, ma sua moglie
intuì subito chi fosse il vero responsabile. Sapeva della gelosia del marito,
gelosia che per quanto ingiustificata fosse finiva sempre col dominarlo. Mike
invece era rimasto talmente shockato da
ciò che aveva fatto che rimosse ogni cosa. In quel momento venne travolto da un senso di colpa tale che
rimase per un attimo paralizzato dall’orrore. Con il ricordo però riemerse anche
la rabbia per il presunto tradimento della moglie. Senza dire una parola, uscì
dalla stanza e andò nel suo studio.
Piangendo,
la donna cercò di raggiungere l’uscita, ma lui non gliene diede il tempo. Un
colpo di pistola e lei cadde a terra, riversa nel sangue. L’uomo la fissò
ancora traboccante di rabbia. Il tempo di portarsi la pistola alla tempia e quella
rabbia svanì assieme alla sua vita.
1 commenti:
Agghiacciante e vera...
Posta un commento