Buonsalve! Questo
racconto doveva parlare di spiriti e fantasmi, ma ha preso una piega davvero
inaspettata. Spero vi piaccia! ^,.,^
Pamela si
era ammalata quando aveva solo quindici anni e col tempo la sua salute si era
aggravata a tal punto da costringerla a passare molto tempo in ospedale. Ogni
volta che doveva passare giorni o anche settimane in un letto d’ospedale, troppo
stanca e debole per fare qualsiasi cosa, ogni volta che la sua famiglia se ne
andava alla fine dell’orario di visita, una signora si sedeva accanto a lei per chiacchierare o a
raccontarle delle storie. Le faceva sempre molta compagnia e le sue storie
erano davvero belle e toccanti. Non c’era niente di fantastico, niente magia o
mostri spaventosi né mondi immaginari dove tutto era possibile. Le sue erano
storie umane, bellissime proprio perché reali, emozionanti proprio perché toccavano
l’animo parlando di sentimenti ed
emozioni vere.
Col tempo,
Pamela si era affezionata a quella signora e aveva iniziato a raccontarle molto
di sé, della sua vita e delle innumerevoli paure legate alla sua malattia.
Divenne una
confidente con la quale passava piacevolmente molto tempo.
Un giorno
però lei non venne e Pamela decise di chiedere informazioni. Visto che veniva
sempre fuori dall’orario di visite doveva lavorare all’interno dell’ospedale o
comunque essere una volontaria conosciuta dalle infermiere. Nessuno però seppe
dirle niente di lei cosa che la lasciò piuttosto perplessa. Quando poi raccontò
alle infermiere le storie che la donna le raccontava, queste sbiancarono e si
lanciarono sguardi spaventati: erano tutte storie di persone morte in quel
piano dell’edificio.
Pamela
rimase per un bel po’ a rimuginare su quelle storie e quella donna così gentile
e affabile. Le ci volle un po’ per capire e accettare chi fosse.
Una
settimana dopo, la donna tornò a trovarla. Era molto seria e la guardava con
sguardo impassibile. – È ora. – disse solamente.
Pamela
deglutì e fece un cenno di assenso col capo. Sapeva che prima o poi sarebbe
arrivata. Con la sua malattia era inevitabile. – Grazie per essere stata
gentile con me.
Lei sorrise
con gentilezza. – Non sono spietata come tutti pensano soprattutto con chi passa
molto tempo a un passo da me.
Così
dicendo, la donna le mise una mano sugli occhi e Pamela si accasciò sul letto
come se si fosse improvvisamente addormentata. La sua anima abbandonò così il
corpo per essere accolta e custodita dalle mani amiche della Morte.
1 commenti:
bellissima, toccante e vera... mi ha ricordato un capolavoro quale "The high cost of living" che ha per protagonista Death, la sorella di Sandman... semplicemente un racconto stupendo :D
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