Buonsalve! Questo racconto è ispirato a un incubo che ho avuto la
notte scorsa. Praticamente tutto quello che racconta la ragazza è
ciò che ricordo di aver sognato... e pensare che sono appena tornata
dalle vacanze -,.,-
L'incubo
(racconto n.355)
“Cosa ricordo di quella notte? Solo l’incubo che mi ha
costretta a urlare e urlare, l'orrore che ancora oggi mi ossessiona
con le sue terribili visioni. Non ricordo molto, solo di essermi
ritrovata all’improvviso davanti allo specchio, grondante di
sangue. Non so nemmeno dire se fosse il mio o quello di qualcun
altro. Era tutto così confuso e sbiadito…
Il mio corpo tremava, scosso da fremiti incontrollati. Era come se
non riuscissi a identificare la persona che vedevo riflessa nello
specchio.
Gli occhi sgranati, la pelle bianca messa ancora più in risalto
dal rosso del sangue… non avevo idea di cosa mi stesse succedendo,
di come quel volto potesse essere così orribilmente diverso
dall’immagine che avevo di me stessa. La mia mente era vuota,
paralizzata. Avevo l’impressione che qualcuno mi avesse trapassato
il cranio con decine di aghi roventi. Poi arrivò lui.
Si portò dietro di me, mettendomi le mani sulle spalle e
scrutandomi con volto imperscrutabile. Mi ha sussurrato qualcosa,
cercando di scuotermi da quella specie di torpore in cui ero
piombata.
Guardai il suo riflesso nello specchio, ma quello che vidi nei
suoi occhi cerchiati di nero non mi piacque affatto: in qualche modo
mi resi conto che stavo perdendo me stessa, che non sarei più potuta
tornare quella di prima. Fu allora che capii di dovermi svegliare.”
Nella saletta, l'unico rumore udibile era quello del registratore
che girava a vuoto. La voce di Angie aveva smesso di risuonare nella
stanza semibuia. Il dottor Straus aveva passato ore a riascoltare la
sua paziente, cercando di captare qualche indizio su ciò che era
accaduto quella notte, su come quella ragazza così apparentemente
fragile e ingenua avesse potuto massacrare all'improvviso tutta la
sua famiglia. C'era davvero un uomo con lei o quell'individuo era
solo frutto della sua follia?
La polizia non aveva rivelato tracce della presenza di un'altra
persona in casa eppure...
Lo psichiatra scosse la testa, spense il registratore e uscì dal
suo studio. L'unica cosa che poteva fare era tornare a immergersi
nella mente dell'assassina.
L'incubo
mercoledì 21 agosto 2013
Pubblicato da Unknown alle 10:35
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1 commenti:
caspita! Bel racconto... se dovessi interpretare il sogno, esso rappresenta sicuramente la paura più profonda del sognatore, venuta a galla dopo che le attività di censura della mente hanno allentato le briglie. Il sangue rappresenta le paure, l'impossibilità di riconoscersi allo specchio indica una perdita d'identità, dovuta a fattori di stress notevoli. La figura nera rappresenta l'ombra, la parte più intima e oscura di tutti noi, il fatto che parlasse ma non fosse compresa, sta a significare che ha necessità di venire a galla, per aiutare la coscienza a superare il momento di forte stress emotivo e di dolore personale... per il resto, mi è piaciuto molto. Direi al dottor Straus di seguire la pasta dell'influenza paranormale, sono certo troverà qualcosa di strano tra gli effetti personali dell'assassina...
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