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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Creatività

lunedì 5 agosto 2013

Buonsalve! Questo racconto è dedicato alla creatività, una parte fondamentale della mia vita della quale non potrei mai fare a meno. Buona lettura!

Creatività
(racconto n.339)

Per Adam la creatività era tutto. Lui adorava creare storie, raccontare di mondi immaginari o di vite del mondo reale, di divertenti avventure o commoventi emozioni.
Spesso si divertiva anche a disegnare i racconti che immaginava, creando illustrazioni di una bellezza davvero unica. Nel mondo in cui viveva però la creatività non era ammessa. Nella sua realtà non c’era spazio per le storie e per le emozioni che esse sapevano dare.
Il suo mondo era una terra fatta di metallo e di regole. Tutti nascevano con un ruolo e ad esso erano destinati per tutta la vita. Lui era stato destinata allo smaltimento dei rifiuti.
Il suo compito era quello di svegliarsi ogni mattina, alimentarsi e recarsi fuori dalla Città, nell’immensa discarica che ormai avvolgeva  l’intero pianeta, al di là delle abitazioni dell’unico centro urbano ancora esistente. Lì,  aveva il compito di smantellare ogni tipo di rifiuto chimo o meccanico e di inviarlo nelle apposite aree della discarica. Un giorno però tra i rottami e i detriti, trovò qualcosa che non avrebbe mai immaginato, un oggetto del quale si parlava solo nei database più vecchi e obsoleti: un libro.
All’inizio lo guardò con  diffidenza, ma all’improvviso gli cadde dalle mani e si aprì su una bellissima illustrazione di una ragazzina con l’aria imbronciata, seduta a un tavolo con uno strano uomo con un copricapo enorme e un essere con delle lunghe orecchie e lo sguardo inquietante. Quell’immagine lo colpì così tanto che si mise a sfogliare il libro con acceso interesse. Le parole appartenevano a una lingua arcana, ma lui aveva già avuto modo di entrare in contatto con essa e questo gli permise di leggerlo e in qualche modo capirlo. C’erano molte cose nel libro che nel suo mondo non esistevano più, creature estinte e dimenticare nel tempo. Dovette fare molte ricerche per riuscire a capire come fossero fatte. La scoperta di quel libro fece nascere qualcosa in lui, qualcosa di nuovo e inaspettato: la creatività. Da allora non rinunciò mai ad essa né alla sua nuova passione crescente per le storie. Nessuno avrebbe mai dovuto sapere perché nessuno avrebbe potuto capire.

In una realtà plasmata nel metallo, la fantasia non era per messa. Non in un mondo di macchine dal cervello artificiale nel quale solo una volta ogni milione di anni appariva qualcuno in grado di fare qualcosa di totalmente inaspettato: sviluppare una creatività umana. 


Pubblicato da Unknown alle 12:33  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

CAPOLAVORO <3 <3 <3

7 agosto 2013 alle ore 15:25  

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