Buonsalve!
Questo racconto è dedicato alla creatività, una parte fondamentale della mia
vita della quale non potrei mai fare a meno. Buona lettura!
Creatività
(racconto n.339)
Per Adam la
creatività era tutto. Lui adorava creare storie, raccontare di mondi immaginari
o di vite del mondo reale, di divertenti avventure o commoventi emozioni.
Spesso si
divertiva anche a disegnare i racconti che immaginava, creando illustrazioni di
una bellezza davvero unica. Nel mondo in cui viveva però la creatività non era
ammessa. Nella sua realtà non c’era spazio per le storie e per le emozioni che
esse sapevano dare.
Il suo mondo
era una terra fatta di metallo e di regole. Tutti nascevano con un ruolo e ad
esso erano destinati per tutta la vita. Lui era stato destinata allo
smaltimento dei rifiuti.
Il suo
compito era quello di svegliarsi ogni mattina, alimentarsi e recarsi fuori
dalla Città, nell’immensa discarica che ormai avvolgeva l’intero pianeta, al di là delle abitazioni
dell’unico centro urbano ancora esistente. Lì, aveva il compito di smantellare ogni tipo di
rifiuto chimo o meccanico e di inviarlo nelle apposite aree della discarica. Un
giorno però tra i rottami e i detriti, trovò qualcosa che non avrebbe mai
immaginato, un oggetto del quale si parlava solo nei database più vecchi e
obsoleti: un libro.
All’inizio
lo guardò con diffidenza, ma all’improvviso
gli cadde dalle mani e si aprì su una bellissima illustrazione di una ragazzina
con l’aria imbronciata, seduta a un tavolo con uno strano uomo con un copricapo
enorme e un essere con delle lunghe orecchie e lo sguardo inquietante.
Quell’immagine lo colpì così tanto che si mise a sfogliare il libro con acceso
interesse. Le parole appartenevano a una lingua arcana, ma lui aveva già avuto
modo di entrare in contatto con essa e questo gli permise di leggerlo e in
qualche modo capirlo. C’erano molte cose nel libro che nel suo mondo non
esistevano più, creature estinte e dimenticare nel tempo. Dovette fare molte
ricerche per riuscire a capire come fossero fatte. La scoperta di quel libro
fece nascere qualcosa in lui, qualcosa di nuovo e inaspettato: la creatività.
Da allora non rinunciò mai ad essa né alla sua nuova passione crescente per le
storie. Nessuno avrebbe mai dovuto sapere perché nessuno avrebbe potuto capire.
In una
realtà plasmata nel metallo, la fantasia non era per messa. Non in un mondo di
macchine dal cervello artificiale nel quale solo una volta ogni milione di anni
appariva qualcuno in grado di fare qualcosa di totalmente inaspettato:
sviluppare una creatività umana.
1 commenti:
CAPOLAVORO <3 <3 <3
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