Buonsalve!
Questo racconto è nato dal fatto che il mio ragazzo ogni tanto mi prende in
giro dicendomi che sono talmente spaventata dai numeri che li sogno inseguirmi
di notte. XD Buona lettura!
Paura dei numeri
(racconto n.364)
Marta odiava
i numeri con tutta se stessa. Non che non sapesse contare, semplicemente non le
piaceva fare operazioni troppo complicate. Ogni volta che le mettevano davanti
un calcolo troppo complesso in un primo momento si sentiva spaesata, poi
cominciava a sentire una certa agitazione seguita da un vero e proprio attacco
di panico se non riusciva a risolverlo.
Un giorno la
sua insegnante di matematica le mise davanti un foglio pieno di numeri e formule
strane. Per una volta Marta si sentiva sicura sull’esito del compito: aveva passato settimane a studiare e
prepararsi aiutata dalla sua migliore amica. Conosceva ogni passaggio alla
perfezione ed era perfino riuscita a vincere la sua ansia per i numeri.
Quando lesse
cosa c’era sul foglio però inorridì: non aveva mai studiato niente di simile in
vita sua. Rimase per un attimo a fissare i numeri sotto al suo naso con gli
occhi gonfi di lacrime.
All’improvviso
iniziò a tremare, spaventata. Per un attimo gli sembrò addirittura che i
numeri che stava guardando avessero
iniziato a muoversi. Si stropicciò gli occhi, cercando di calmarsi, ma quando
tornò a guardare si rese conto con orrore che i numeri si stavano davvero
muovendo.
Ondeggiavano
e sbattevano gli uni sugli altri sempre più velocemente finché non divennero
scie indistinte sotto lo sguardo allucinato di Marta.
D’un tratto
i numeri schizzarono fuori dal foglio, strappando un grido alla ragazza che si
alzò dalla sedia e corse via. I numeri
però non vollero darle tregua. Uniti in un vortice indistinto, le volarono
dietro finché non la raggiunsero, travolgendola e trascinandola in un turbinio
confuso.
Marta, ormai
in preda al terrore, non poté fare altro che gridare e gridare, sperando che
qualcuno la salvasse da quell’orrore di numeri.
Un attimo
dopo, Marta si alzò a sedere di scatto, tremando. Le ci volle un po’ per
rendersi conto di trovarsi nel suo letto e di aver avuto solo un bruttissimo
incubo. I tempi della scuola erano finiti e quello era stato solo un brutto
sogno. Era sollevata dal fatto che i
numeri non si sarebbero mai più messi a inseguirla.
1 commenti:
come la capisco... anch'io avevo questa ansia per i numeri... in parte l'ho superata, almeno riesco a fare cose che prima non erano proprio per me, ma di sicuro la matematica non sarà mai il mio mestiere... :D
BRAVISSIMAAAAAAAA <3 <3 <3
Posta un commento