Buonsalve!
Ok, in questi giorni sono in vena di racconti a favore della natura. Ieri ho
parlato di animali e oggi… beh vedrete ;)
Una razza ormai estinta
(racconto n.331)
Quando il
mio mondo è finito, io ero sulla terrazza più alta della città, in attesa.
Sapevo che sarebbe successo. Ero consapevole dell’inevitabilità di ciò che
stava accadendo. Tutto è iniziato secoli fa, con la nostra arroganza. Ci
credevamo i padroni del mondo, i soli ad avere il diritto di sfruttarne le
risorse e di godere delle sue bellezze. Lentamente lo consumammo, espandendo i
nostri domini e sterminando tutti coloro
che osavano opporsi alla nostra forza.
Ci siamo
diffusi come insetti nocivi, incapaci di fermarci e di renderci conto di quanto
stessimo sbagliando. C’è stato chi ha provato a opporsi, ma alla fine anche
loro si sono trasformati in fanatici sovversivi che non fecero altro che creare
contrasti e aggravare la nostra già fragile situazione.
Mia madre
era una di loro, costantemente in contrasto con mio padre che aveva fatto della
scienza tutta la sua vita. Li ho visti discutere, litigare e scontrarsi in due
fazioni opposte, ormai dimentichi di me e di ciò che un tempo li aveva uniti.
Fu durate uno di questi scontri che li vidi morire, su uno schermo al plasma
che trasmetteva le immagini degli ultimi disordini locali. Non mi ripresi mai
dallo shock.
Poi la fine
arrivò. Il nucleo del nostro mondo iniziò a cedere, fontane di lava emersero
dal centro del pianeta distruggendo città, vite, speranze…
Io aspettai
la morte con la dignità di chi sapeva quello a cui andava incontro. Prima della
fine, però, ebbi il tempo di inviare questo messaggio, lasciarlo vagare nello
spazio per raggiungere mondi che possono ancora essere salvati. Per raggiungere
quel pianeta di cui tanto si racconta nella favole chiamato Terra.
A te, Terreste,
io mando il mio appello. Il tuo mondo è descritto nei nostri racconti come il
più bello e splendente dell’universo. Abbi cura di lui perché esso non ti
appartiene. Tu sei una sua creatura e
senza di esso non faresti altro che diventare come me: un’ombra che continua a
esistere solo in un messaggio registrato, un ultimo eco di una razza ormai
estinta.
1 commenti:
io ti adoro...
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