Buonsalve!
Un racconto su come le apparenze e le dicerie a volte possano ingannare. Buona
lettura!!!
La leggenda dell'Uomo Nero
(racconto n.306)
Dice una
leggenda che nelle notte senza luna l’uomo nero faccia la sua apparizione per
terrorizzare a morte i bambini che non amano andare a letto presto. Stephen aveva dieci anni ed era ancora
terrorizzato dalle storie sull’uomo nero, tanto che non andava mai a dormire
dopo le nove e mezza di sera. Una notte però, si svegliò con una sete terribile.
Cercò di resistere e di riprendere sonno, ma aveva la gola secca e non riusciva
in alcun modo a riprendere sonno. Gli ci volle parecchio per trovare il
coraggio di alzarsi. Nella mente si ripeteva che quelle storie erano tutte bugie,
che non esisteva nessun uomo nero pronto a terrorizzarlo. Sgusciò fuori dal
letto e s’incamminò per il corridoio per tentare di raggiungere la cucina. Non
voleva accendere la luce per non rischiare di svegliare qualcuno, ma quando
arrivò in cucina vide un’ombra stagliarsi contro la finestra. Si bloccò
terrorizzato quando l’ombra si fuse con quelle della notte scivolando verso di
lui. Un brivido freddo gli attraversò tutto il corpo, mentre in lui si faceva
largo la consapevolezza di non essere solo nella stanza. Quando la luce esterna
illuminò una mano scheletrica pronta ad afferrarlo, Stephen urlò con quanto
fiato aveva in gola. La mano si ritrasse
un attimo prima che la madre del bambino entrasse in cucina, accendendo la luce
e correndo verso il figlio.
- Ehi…
piccolo che succede?
- Mamma ho
visto l’uomo nero! Ho visto l’uomo nero!
La donna lo
abbracciò e lo riaccompagnò a letto. – Sta tranquillo erano solo ombre. L’uomo
nero non esiste e anche se esistesse ci penserei io a tenerlo lontano da te.
Intanto,
nascosta nell’angolo più buio della notte, una figura scura singhiozzava vittima di una profonda tristezza. Anche in
quella casa era andata male. Non riusciva a capire perché tutti lo
allontanassero a quel modo, perché avessero così tanta paura di lui. In fondo
era solo un bambino d’ombra e l’unica cosa che desiderava era poter trovare
qualcuno con cui giocare.
1 commenti:
La paura è la parte più vera e antica dell'uomo, essa spesso guida tutte le sue azioni, la pulsione di ES... e questo porta l'uomo a compiere le peggiori nefandezze, proprio perchè dominato dalla paura dell'ignoto generata quasi sempre dall'ignoranza... bel racconto davvero, brava <3 <3 <3
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