Buonsalve!
Un racconto ispirato a un violento temporale che c’è stato la settimana scorsa
qui a Torino. Buona lettura! ^,.,^
La Grande
Pioggia iniziò in una notte di Marzo come tante. Il temporale si scatenò
all’improvviso, con lampi e tuoni così forti da sembrare di essere sotto un
bombardamento. Alia ricordava bene quella notte. Aveva quindici anni e aveva passato
ore nascosta sotto le coperte, terrorizzata a morte. Da allora erano passati dieci anni e non
aveva smesso un solo giorno di piovere. Era come se il mondo avesse deciso di
lavare via tutte quelle cose che non gli andavano a genio. Alia era riuscita a sopravvivere anche grazie
al fatto di essere una straordinaria nuotatrice. Aveva imparato prima a nuotare
che a camminare e questo l’aveva salvata molte volte. Spesso infatti, durante
le continue alluvioni, era stata costretta a mettersi in salvo a nuoto sia dal
clima ostile che da quegli individui che pensavano di poter sfruttare la
situazione per fare i loro porci comodi. In dieci anni aveva inoltre cominciato
a farsi una reputazione nel suo mestiere. Era diventata infatti una Cercatrice
di Ricordi. Il suo lavoro consisteva nel recuperare oggetti andati perduti sott’acqua. Lo faceva per
ottenere del cibo e anche per aiutare la gente a salvare piccoli ricordi della
loro vita passata. Un giorno però fece qualcosa che diede maggior senso al suo
lavoro. Una signora le chiese di recuperare una foto del figlio morto. Le ci
vollero tre immersioni per individuare il salotto della donna e altre due per
calcolare il tempo necessario per riuscire a recuperare la foto. Quando la
raggiunse e si ritrovò la fotografia davanti quasi soffocò. La afferrò
rapidamente e nuotò verso la superficie più velocemente che poteva. Uscì dall’acqua
e portò la foto alla donna che le sorrise con gratitudine.
Il volto di
Alia però si fece ansioso. – Signora… - disse
tra un respiro e l’altro. – Deve venire con me…
Dopo essersi
ripresa, condusse la donna al rifugio improvvisato che divideva con altri
ragazzi. Sorrise quando si rese conto di non essersi sbagliata: uno dei suoi
“coinquilini” era proprio il ragazzo della foto. La donna barcollò quando
rivide il figlio che credeva ormai perduto. I due si abbracciarono e piansero a
lungo, ringraziando il cielo e Alia per quel dono inaspettato.
La ragazza
sorrise, trattenendo a stento le lacrime.
In quel momento si sentì fiera del suo lavoro come non mai. Sapeva che a
volte recuperare piccoli oggetti dall’abbraccio dell’acqua poteva aiutare ad
alleviare il dolore per la perdita di una vita, ma non avrebbe mai sperato che
un giorno avrebbe potuto anche aiutare a ritrovarla.
1 commenti:
Bellissimo... mi ha commosso... e mi ricorda molte suggestioni, film quali "Waterworld", "Conan il ragazzo del futuro", la tetralogia della catastrofe di J.G. Ballard... bellissimo davvero <3 <3 <3
Posta un commento