Buonsalve amici!
Questa domenica a Torino ci sarà la Zombie Walk, evento in cui tutti gli appassionati potranno divertirsi a creare i più raccapriccianti per sfilare in giro per la città come morti viventi a caccia di cervelli (e speriamo che non muoiano di fame). Ma cosa accadrebbe se i partecipanti non fossero finti non-morti, ma dei veri zombie?
Real Zombie Walk
(racconto n.21)
Chiara
non stava più nella pelle. Finalmente era
arrivato il grande giorno!
Quel
pomeriggio da Piazza Statuto sarebbe partita la Zombie Walk Torinese! Centinaia
di appassionati, truccati a dovere, avrebbero sfilato per la città come un gruppo di zombie affamati. La ragazza aveva
aspettato quell'evento da tanto.
Per un
motivo o per l'altro gli anni precedenti non era mai riuscita a partecipare, ma
questa volta non ci sarebbero stati intoppi.
Si
sarebbe divertita davvero alla grande. Chissà
magari avrebbe potuto anche trovare uno zombie carino con cui uscire.
Quel
giorno passò l'intera mattinata a
truccarsi, mettendosi addosso una marea di cerone e sangue finto.
Sua madre
ovviamente le aveva detto peste e corna. Non riusciva a capire come a una
ragazza di ventotto anni potessero piacere certe cose.
Per
fortuna però non era una guastafeste e non
aveva rotto le scatole più del necessario.
Con il
cuore in gola, Chiara uscì di casa. Non badò alle occhiate che i passanti le lanciavano. Era una zombie
perfetta e ne andava fiera.
Arrivata
a Piazza Statuto i suoi occhi si illuminarono.
Centinaia
di finti non-morti barcollavano nella piazza emettendo cupi lamento, tutti già perfettamente immedesimati nella loro parte.
Per un
attimo si sentì inadeguata. Se la cavava col
trucco, ma il suo costume sembrava quello di una dilettante in confronto agli
altri.
Si fece
coraggio e decise di gettarsi nella mischia. Barcollò tra la folla finché non venne circondata da un
gruppetto di zombie.
Stette
per salutarli, ma appena alzò la mano uno le morse un braccio.
- Ehi, fa
piano! - urlò guardandosi spaventata il
braccio insanguinato. - Va bene immedesimarsi, ma questo è troppo!
Subito un
altro cercò di agguantarla. Riuscì a evitarlo per un pelo, allontanandosi dal gruppo. Quando
però si ritrovò addosso gli sguardi spenti d tutti, capì che qualcosa non andava.
Indietreggiò sperando di riuscire a scappare, finché non urtò qualcosa di molliccio e
appiccicoso riverso sull'asfalto.
Abbassò lo sguardo, inorridita e vide a terra un ammasso informe
di sangue e organi interni. Appena si mise a urlare, gli zombie le si
avventarono addosso, mordendole e strappandole la carne in grossi bocconi.
Mentre
veniva sommersa da una fiumana di cadaveri affamati, mentre questi la
divoravano e l'ultima scintilla di vita si spegneva in lei, Chiara ripensò ai numerosi impegni che le avevano impedito di partecipare
gli altri anni.
Con
rammarico si rese conto solo in quell'ultimo istante di quanto avesse fatto male
a lamentarsi per quelle che erano stati solo dei fortunati imprevisti.
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