Buona domenica a tutti!
Ieri, dirante una serata al pub per festeggiare il compleanno del mio amico Fabio, ho avuto degli spunti interessanti per nuovi racconti. Il merito per queste idee va anche alle mie amiche Daze, Daniela e Luna. Ci siamo fatte una divertente chiacchierata che a quanto pare ha dato i suoi frutti. ^,.,^
La rivincita della zombie sfigata
(racconto n.9)
Noemi non era mai stata una ragazza molto popolare da viva. Era piuttosto anonima e impacciata cosa che la rendeva la vittima ideale per le ragazze più belle e famose della scuola. Quando era morta aveva sperato che le cose sarebbero cambiate, ma ovviamente non era così fortunata.
Quando era uscita dalla sua tomba, infatti, aveva trovato ad attenderla un gruppo di Barbie non-morte che battevano in arroganza tutte le sue vecchie compagne di scuola.
Il fatto che fossero le meno decomposte e quelle seppellite con gli abiti migliori, dava loro l'assoluta certezza di poter fare ciò che volevano.
Vivevano in una cripta spaziosa, anziché nelle fogne come facevano molti e credevano di avere il diritto di poter molestare tutti nuovi non-morti del cimitero.
Appena se le ritrovò davanti, le Barbie Zombie le si strinsero attorno, esaminandola come un animale spiaccicato sull'asfalto.
Quella che doveva essere il capo del gruppo, un cadavere pelle ossa con ancora qualche ciocca bionda sulla testa, incrociò le braccia al petto con un sorrisetto. - Che ne diresti di unirti a noi? - disse spiazzandola completamente.
- Mi... Mi piacerebbe molto. - disse Noemi timidamente.
Il sorriso della zombie si fece più largo. - Perfetto! Però dovrai fare qualcosa per noi prima.
Fu così che iniziò una nottata da incubo per Noemi.
Le Barbie prima le chiesero di togliere loro i vermi di dosso poi la costrinsero a rubare i fiori dalle tombe degli zombie più antichi che le corsero dietro brandendo ossa spolpate. Quando, dopo una fuga estenuante, portò loro i fiori, queste li gettarono a terra e li calpestarono lamentandosi che non erano
abbastanza freschi.
abbastanza freschi.
Le chiesero allora di scendere nelle fogne e di andare a ritirare da uno zombie spacciatore alcuni oli profumati per togliere loro la puzza della decomposizione di dosso.
Mentre stava andando, incrociò per caso un'altra zombie. Se ne stava rannicchiata in un angolo, avvolta in un mucchio di stracci che la facevano sembrare un sacco di spazzatura.
- Tu sei nuova vero? - disse la zombie.
- Mi chiamo Noemi. - rispose lei non sapendo bene come comportarsi.
- Fai bene a obbedire loro. - mugugnò la ragazza. - Io ho deluso le loro aspettative e ho finito col ridurmi in questo stato.
Noemi rimase a guardarla in silenzio. Le Barbie Zombie non l'avrebbero mai presa con loro. Non sarebbe mai riuscita a farsi accettare.
Si allontanò, lasciandosi la ragazza alle spalle.
Tornò poco dopo dalle Barbie che stavano ridendo sguaiatamente tra loro come tante, stupide oche.
- Sei tornata presto. Forza dacci il profumo. - sghignazzò il capo Barbie per poi guardarla perplessa. - E quella cos'é?
Noemi le sorrise di rimando. Loro non l'avrebbero mai accettata. Non avrebbero mai smesso di tormentarla.
Si fece avanti con decisione, stringendo con forza una pala trovata ai margini del cimitero. Colpì il capo delle Barbie con tutte la rabbia che aveva in corpo. Il cranio si spappolò sotto i suoi colpi come un frutto maturo.
Le altre ebbero appena il tempo di urlare.
Noemi spaccò le loro teste con soddisfazione, ripensando a tutte le angherie subite quando era in vita mentre le loro cervella si riversavano sul terreno. Da viva non poteva reagire per non passare dei guai. Da morta invece le regole erano diverse. Sorrise, pienamente soddisfatta del suo operato. Da
quel momento in poi non avrebbe più subito le angherie di nessuno.
quel momento in poi non avrebbe più subito le angherie di nessuno.
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