Buonsalve amici!
Qualche tempo fa ho scritto un racconto su Jack lo squartatore. Ovviamente ho fatto una lunga serie di ricerche sui suoi delitti molto più raccapriccianti di qualsiasi romanzo o film splatter.
Questo ovviamente non é il racconto che ho scritto allora, ma un altra storia scritta pensando a quello che in un certo senso Jack lo Squartatore ha rappresentato. Sono molti in fatti i serial Killer inglesi i cui delitti emulano in qualche modo quelli dello squartatore.
L'ultima lettera di Jack lo Squartatore
(racconto n. 19)
Cosa si prova nel momento della morte?
Oh, io lo so. Io lo bene. Conosco quella sensazione di terrore che ti scivola sulla pelle, che ti paralizza dandoti la consapevolezza di essere una vittima inerme.
Ho condiviso quella sensazione con le mie vittime, in momenti così intensi da far fermare il tempo. Mentre aprivo loro le gole e scavavo nei loro ventri, ho compreso l'essenza della vita sessa.
Molti di voi si chiederanno come mai ho fatto tutto questo. Si domanderanno cosa mi ha spinto a massacrare quelle donne a Whitechapel.
Semplice, perché era quello ciò che il mondo richiedeva. Ho visto il marcio e la corruzione di
questo secolo e gli orrori di quello verso cui ci stiamo inoltrando.
Pretende che l'equilibrio venga rispettato, che anche la nostra razza degradata abbia i suoi predatori.
Il mondo vuole dei carnefici.
Siamo così orribilmente abituati a reprimere i nostri istinti e a soffocare la nostra natura da aver dimenticato cosa sia il vero terrore.
Per questo mi sono assunto il compito di ricordare la verità e cioè che siamo solo delle vittime. Vittime dei nostri moralismi, vittime di una realtà plasmata da false sicurezze.
Tutto é iniziato vagando per i sudici vicoli di Whitechapel. Allora non conoscevo il vero volto della nostra società.
Io che ero cresciuto nell'agio, mi sono ritrovato a scoprire la realtà negli occhi dei ladri e delle puttane di quell'angolo d'inferno.
Nel mio vagare ho capito cos'é che mi aveva sempre tormentato.
Io ero destinato a quello. Avevo trovato il compito per cui ero nato.
Per questo ho ucciso e straziato, dilaniando i corpi di quelle donne per far emergere la loro vera essenza.
Quello che invece io mi domando é perché voi non agiate.
Voi siete come me, predatori che non attendono altro che braccarsi l'un l'altro.
Presto la vostra natura si manifesterà, risvegliata dalle mie azioni.
Ora però il mondo reclama un'ultima vittima.
Scrivo quest'ultima lettera consapevole che nessuno la leggerà, che presto si perderà smarrita nel mio stesso sangue.
Adesso, mentre sento la lama del coltello sfiorarmi la gola, non posso fare a meno di sorridere. Nessuno saprà mai il mio nome.
Io sono solo la mano che ha agito per conto di un simbolo. E quel simbolo sarà colui che darà inizio a una nuova era, che risveglierà la vera natura umana. Da questo momento nessuno dimenticherà più il nome dell'essenza della società stessa.
Il nome di Jack lo squartatore.
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