Buooooooooooooooon salve!
Oggi ho scritto una favola ispirata alla mia amica Daze.
Nata ieri sera in treno, dopo l'inizio di una nuova avventura con il Lupo Rosso (di cui al momento non vi svelo nulla ;P ) mi è rimasta in testa praticamente tutta la notte (e ho un paio di occhiaie a testimoniarlo), cosa che mi ha fatto capire che valeva davvero la pena scriverla. Spero vi piaccia. ^,.,^
A proposito, qual è la vostra favola preferita?
Nina e il lupo
(racconto n.13)
C’era una
volta una fanciulla di nome Nina che abitava con i genitori in una casetta nei
pressi di un grande bosco. Nina aveva da sempre una grande paura della foresta.
Non vi si inoltrava mai, salvo in casi di estrema necessità. Lo trovava un
posto pericoloso, oscuro e spaventoso, nel quale era meglio non avventurarsi.
Infondo perché lasciare la sicurezza della propria casa? Perché andare in un
luogo sconosciuto con il rischio di perdersi o di fare spiacevoli incontri?
Un giorno un
piccolo lupo dal pelo fulvo si avvicinò alla sua casetta. Era stanco,
malnutrito e zoppicava visibilmente.
All’inizio
Nina rimase a fissarlo intimorita dalla finestra della sua stanza. Trovò il
coraggio di uscire solo quando capì che era ferito e indifeso. All’inizio l’animale
la guardò diffidente poi però si lasciò accarezzare.
La
fanciulla, rassicurata dalla sua docilità, decise di prendersi cura di lui.
Iniziò ad
accudirlo e a nutrirlo con affetto, medicandogli la zampa ferita e spazzolandogli
spesso il pelo. Dopo pochi mesi il lupo si riprese. Il suo pelo era diventato
morbido e folto, la sua muscolatura più tonica. Finalmente poté tornare a
camminare fiero e orgoglioso.
Quando
arrivò il momento di tornare nel bosco, il lupo fece cenno con il muso alla
giovane Nina di seguirlo. Ormai l’aveva adottata come sua amica e non l’avrebbe
certo lasciata indietro.
La ragazza
però non volle seguirlo. Aveva troppa paura.
Lui
insistette, scoprendo le zanne e la ragazza non ebbe alternativa che farsi
coraggio. Entrò nella foresta con le
gambe che le tremavano e il cuore che batteva a mille.
Più si
addentrava tra la vegetazione però, più la sua paura svaniva. Il bosco non era
quel luogo cupo e terribile che immaginava, ma un posto meraviglioso fatto di
luce e suoni.
C’era vita
sotto la volta degli alberi, creature incredibili che sembravano uscite dai
suoi sogni più belli.
Il lupo la
portò fino alla sua tana. Era una caverna accogliente dove Nina si sentì subito
a casa.
I due vissero
grandi emozioni insieme.
Incontrarono
amici e rivali, scoprirono luoghi nuovi e provarono la gioia del ritorno a casa
dopo lunghi e meravigliosi viaggi.
Nina imparò
che non bisognava aver paura di gettarsi in nuove avventure, che ogni
cambiamento poteva sempre lasciarti dentro qualcosa di buono. Comunque
fosse andata la sua amicizia con il lupo, se fosse finita o durata per
sempre, la ragazza non avrebbe avuto rimpianti.
Perché ogni
momento di quella straordinaria avventura, era un momento che valeva la pena di
essere vissuto.
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