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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Come un bambino

giovedì 15 novembre 2012


Buonsalve amici! Vi siete mai chiesti come vedono i bambini gli adulti? Secondo me più o meno così XD


Come un bambino
(racconto n. 76)

Gli adulti sono degli esseri davvero strani. Non riesco a capire certi loro assurdi comportamenti. Certo io sono solo una bambina di otto anni e voi potreste ben dire che sono ancora molte le cose che non so della vita, ma davvero volete farmi credere che quelle sono le persone che possono aiutarmi a crescere? Insomma fin da quando ero solo una poppante che non sapeva parlare o camminare ho avuto l’impressione che non fossero poi tanto normali.
Quando mi parlavano facevano sempre strani versi, come se avessero un problema alla bocca che li portava a parlare come dei poveri deficienti.
Mi facevano parecchio pena perché mi rendevo conto che per loro doveva essere davvero difficile farsi capire. Io non ci riuscivo mai. So che non è bello da dire, ma spesso mi veniva da ridere a guardarli perché me li immaginavo immersi in una conversazione di tre o più persone fatta di mugugni e versi idioti. Uno spettacolo!
Fortunatamente i loro problemi sono passati nel corso del tempo e il loro modo di parlare è migliorato parecchio. Peccato che il loro cervello non sia guarito affatto.
Ancora oggi continuano infatti ad avere seri problemi di memoria e a credere in cose assurde e totalmente irreali pur di non accettare alcune cose. Quando è morto il mio pesce rosso Pix, ad esempio, mi hanno detto che era andato a vivere nel fiume con la sua famiglia e che magari un giorno sarebbe tornato a trovarci.
No, dico, vi rendete conto?
E loro sembravano crederci veramente!  Io ovviamente li assecondavo  per non minare la loro già fragile salute mentale. Poverini, in fondo vanno capiti. Io sono stata molto male quando Pix è morto, ma a quanto pare per loro era davvero troppo.
Per fortuna però ogni tanto si incontrano anche degli adulti consapevoli di come vanno davvero le cose..
Alcuni riescono anche a parlarne e, fidatevi, è loro che bisogna prendere come esempio.
Siamo bambini, non degli stupidi quindi possiamo ancora salvarci dal diventare irrimediabilmente fuori di testa. O almeno è quello che spero.





Pubblicato da Unknown alle 11:10  

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