Buonsalve!
Ho scritto questo racconto perché mercoledì sono andata in un ristorante
identico a quello descritto nel racconto (quello nella foto). Insomma se vi foste trovati in un
posto del genere non ci avreste scritto anche voi un racconto? XD
Un posto inquietante
(racconto n.238)
Lara guardò
il fatiscente ristorante con aria intimorita. Erano quasi le dieci di sera e
nella buia campagna tutt’attorno non si vedeva un’anima. Erano giorni che viaggiava in macchina assieme
al suo ragazzo e a una coppia di loro amici. Si erano tenuti lontani dalle
strade principali e avevano percorso per ore la campagna aperta.
Erano
affamati e c’erano volute ore per trovare quel ristorante sperduto, ma a Lara
quel posto non piaceva per niente. Si respirava
un’aria davvero inquietante e i grossi cani che si aggiravano nell’area
parcheggio erano davvero spaventosi.
Nonostante
le sue obbiezioni però gli altri optarono per entrare. Vennero accolti da una
ragazza bionda del tutto priva di espressioni e da un omone con una pancia
strabordante a stento contenuta all’interno di una canottiera unta. Il disagio
generale divenne ancora più grande quando si resero conto di essere gli unici
clienti del ristorante.
Inaspettatamente
però la cena si rivelò essere molto più piacevole del previsto. L’uomo, che poi
scoprirono essere il cuoco, si rivelò essere davvero cortese e alla mano
inoltre era davvero bravo nel suo lavoro. I piatti che la cameriera servì loro
infatti erano davvero buonissimi e le porzioni così abbondanti che si
ritrovarono tutti a fine serata con la pancia piena fino a scoppiare.
Pagarono il conto
e raggiunsero il parcheggio soddisfatti e un po’ brilli. Per questo quando,
poco prima di arrivare alla macchina, Lara vide un coltello emergere dal ventre
del suo ragazzo non riuscì a reagire. Shockata, si girò verso i suoi amici che
la fissavano a loro volta con occhi sgranati. Solo in quel momento notò il
sangue che sgorgava da profondi squarci nelle loro gole.
Urlò con quanto fiato aveva in gola poi ci fu
un dolore intenso e il nulla.
Il cuoco
rientrò nel ristorante con aria soddisfatta. La canottiera era zuppa di sangue
così come lo erano le braccia, rosse fino ai gomiti.
- Tesoro –
disse alla cameriera. – è arrivata la carne fresca!
La ragazza
sorrise, per la prima volta nella serata.
Ai cani iniziarono ad a guaire davanti alla porta.
- Tranquilli
piccoli – disse il cuoco. – Per voi c’è una della carne di ventenne.
1 commenti:
ehm... la campagna ha fame, vero?
Assolutamente inquietante, come nella tradizione di certi slasher movie d'autore... assolutamente orrorifico!
Uao sei una "oscura maestra"... <3 <3 <3
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