Buonsalve! A
dispetto del titolo ho scritto questo racconto perché io AMO la cioccolata, la
adoro, potrei non mangiare altro per giorni… anche se durante questa Pasqua ho
talmente esagerato da non poterne davvero più XD
Odio la cioccolata!
(racconto n.215)
Marco
detestava la cioccolata. Non l’aveva mai mangiata da piccolo perché i suoi
genitori lo consideravano un cibo inutile, capace solo di cariare i denti e far
ingrassare. Non facevano che ripetergli quanto fosse nociva e che era meglio
per lui non mangiarla. Certo Marco sapeva che quel loro modo di fare era
esagerato, ma questo non cambiava il fatto che avesse sviluppato un certo astio
nei confronti del cioccolato.
Una volta
avevo anche provato ad assaggiarlo. Era andato in un piccolo supermercato e
aveva provato una tavoletta ripiena di una mousse che gli si era appicciata al
palato e quasi lo aveva fatto vomitare. Dopo quel tentativo il suo disinteresse
per il cioccolato era diventato quasi una fobia.
Non poteva
sentirne l’odore che subito sentiva lo stomaco rimescolarsi.
Beatrix, la
sua più cara amica, invece lo adorava. Ogni volta che si sentiva giù di morale
le piaceva mangiare un pezzettino di cioccolata della quale ovviamente era
sempre fornita.
- Ma come
fai a mangiare quella roba? – le chiedeva sempre. – È davvero disgustosa e poi
com’è possibile che tu sia sempre così magra?
In tutta
risposta lei si limitava a ridere e a mangiare un pezzetto di cioccolata. –
Costituzione… e tu come fai a detestarla? Dovresti provare a darle un’occasione!
- L’ho già
fatto ed è stata un’esperienza terribile! – si lamentava lui e appena la
ragazza provava a mettergli la cioccolata sotto il naso aggiungeva. – E non
voglio ripeterla, ok?
Un giorno però,
mentre erano nel suo appartamento, lei lo mise alle strette. Era davvero
affamato, ma Beatrix aveva chiuso la porta della cucina e si era messa la
chiave in tasca. Non gliel’avrebbe ridata finché lui non avesse provato ad
assaggiare di nuovo un po’ di cioccolata e questa volta avrebbe deciso lei
quale.
Dopo diverse
ore di lotta, Marco fu costretto a desistere. Si sedettero al tavolo del
soggiorno e lei gli mise davanti una barretta di cioccolata avvolta in una
confezione scura.
- Questa è
cioccolata artigianale. – disse. – Vedrai che sarà un’esperienza molto
piacevole.
Marco deglutì
e diede un piccolo morso alla barretta. Fu come se qualcosa gli fosse esploso
in bocca, un sapore così intenso e meraviglioso da stordirlo.
Alzò gli
occhi verso Beatrix che lo guardava sghignazzando. – Allora?
- Grazie! –
rispose lui addentando un altro pezzo di cioccolata. – Grazie. Grazie. Grazie.
Quel giorno
il suo astio svanì del tutto. Era stato influenzato fin troppo dai suoi
genitori e dalla sua incapacità di scegliere del cioccolato decente. Infondo
aveva solo bisogno di qualcuno che lo consigliasse e lo spingesse a tentare
ancora.
1 commenti:
Quando si dice che ogni tanto, tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci prenda per mano e ci dia bonariamente un bel calcio nel sedere... e questa ne è la riprova!!! Slurp, brava brava, e un bacio cioccolatoso da un cioccolatomane accanito :D
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