Buonsalve
amici!
Uno
dei precedenti racconti narrava la storia di un Divorce Planner e ovviamente
non potevo non pensare anche ai Wedding Planner. E ovviamente come potevo non
tornare a parlare dei miei, cari, adoratissimi zombies? ;)
Zombie Wedding Planner
(racconto n.58)
Organizzare
matrimoni, come ben saprete, non è un lavoro semplice. Tutto in quel giorno
speciale deve essere perfetto, meraviglioso come solo un sogno può essere e
ovviamente riuscire a far sì che non ci siano imprevisti è un’impresa davvero
ardua se non impossibile.
E
se in più gli sposi fossero anche morti? Anzi non –morti?
È
qui che intervengo io. Katie, la migliore Wedding Planner Zombie per matrimoni
di zombies. Nel mio lavoro sono molti gli ostacoli da superare. Il primo fra
tutti è sicuramente la conservazione degli sposi. Ve l’immaginate che figura se
la sposa, avanzando verso il suo futuro marito, perdesse all’improvviso, non
so, un occhio? A un matrimonio (non organizzato da me, ovvio) è capitato ed è
scoppiato il caos. L’occhio aveva iniziato a rotolare per la sala e gli ospiti
non-morti , chinandosi per raccoglierlo, avevano finito con l’urtarsi a vicenda
perdendo a loro volta dei pezzi. Il risultato? Cerimonia iniziata con un’ora di
ritardo, pezzi di invitati sparsi ovunque e una spesa extra per far ripulire bene
la sala dal sangue. Un vero disastro.
Insomma
conservare al meglio gli sposi con prodotti specifici è sicuramente la prima cosa
alla quale una brava Zombie Wedding Planner deve pensare. Poi bisogna occuparsi della puzza. Di certo non si
può pretendere che tutti gli invitati zombies indossino orecchini di Arbre Magique,
ma quantomeno è possibile risolvere il problema trovando una sala piuttosto ampia
e disponendo candele profumate in punti strategici. Un modo per perfetto per
creare un’atmosfera romantica e allo stesso tempo attenuare la puzza di morto.
Altra
faccenda spinosa da risolvere durante il matrimonio di un non-morto è il
catering del pranzo. Se gli invitati sono tutti morti allora basta trovare
quale spuntino adatto a base di
cervella, carne fresca e frattaglie in umido, ma se gli sposi dovessero avere
parenti ancora vivi?
Come
fare per evitare che vengano divorati dagli altri ospiti defunti?
Decisamente
un problema non da poco visto che se i parenti uccisi dovessero tornare come
non-morti finirebbero per distogliere l’attenzione dalla coppia di sposi che
invece devono essere assoluti protagonisti della giornata.
La
risposta al dilemma ovviamente è semplice: organizzare due arie buffet, una per
i vivi e una per i morti. Ovviamente quella per gli zombies dovrà essere
talmente fresco e invitante da distrarrli dall’altro buffet e… no! Basta così.
Non
vi svelerò altro della mia arte. Se volete saperne di più basta richiedere la
mia consulenza come Wedding Planner.
Dopo
essere morti ovviamente.
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