Buonsalve amici.
Oggi sono devastata dal raffreddore e dalle medicine per il raffreddore quindi vi lascio subito con il nuovo racconto e torno a rintanarmi sotto le coperte. Ciacciao! -,.,-
Minaccia felina
(racconto n.32)
Lily aveva sempre avuto paura del gatto che suo marito aveva portato in casa. Non si fidava di lui. Era un randagio a pelo lungo con occhi ambrati e lo sguardo di chi nascondeva chiaramente qualcosa.
Ogni volta che provava ad avvicinarsi, questo non soffiava né miagolava, ma si limitava a guardarla in maniera così ostile da spaventarla e spingerla ad allontanarsi.
Per questo era sempre suo marito a dargli da mangiare o a cambiargli la lettiera. Lui diceva che era paranoica, che il gatto si comportava a quel modo solo perché non era abituato alla sua presenza, ma lei sapeva che le cose stavano diversamente: quel felino la stava sfidando.
La vedeva come una minaccia e come tale doveva essere eliminata.
Ci aveva già provato in diverse occasioni. Una volta era salito sul piano di lavoro mentre lei stava sminuzzando una cipolla.
Aveva fatto un balzo così improvviso e preciso che lei per poco non si era mozzata una mano.
Certo poteva essere stata una coincidenza, uno spiacevole colpo di sfortuna, ma lo sguardo deluso del gatto quando lei lo fece scendere parlava più di mille prove.
Un'altra volta, invece, le aveva quasi fatto cadere un vaso in testa.
Stava inserendo le chiavi nella serratura della porta di casa quando si ricordò di aver dimenticato il cellulare in macchina.
Fece appena in tempo a fare un passo in direzione del garage che un vaso di fiori cadde nel punto esatto in cui si trovava un secondo prima. Se non si fosse mossa per tornare indietro, il vaso l'avrebbe sicuramente colpita. Quando alzò la testa lui era lì, che la fissava con occhi felini avidi e irati.
E quelle sarebbero state solo coincidenza? No, non potevano esserlo. Lei non aveva mai creduto alle coincidenze. Fu a quell'ultima frase che Lily stava pensando mentre accadde. Doveva andare in camera a portare dei panni appena stirati. Mentre stava salendo le scale, arrivata quasi in cima, l'animale miagolò furioso e si lanciò tra i suoi piedi.
L'ultima cosa a cui pensò mentre si sentiva cadere fu che fosse tutto davvero molto assurdo. Il gatto alla fine aveva vinto.
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