Buonsalve
a tutti!
Questo
racconto è dedicato a una delle mie più grandi passioni: la lettura. Chi di voi non si è mai smarrito in un bel libro desiderando di non uscirne
mai più? Certo la lettura non
dovrebbe mai sostituire la vita vera ( anche se dovrebbe poter andare di pari
passo con essa) ma se anche voi avete provato questa emozione potete capirmi
altrimenti... Beh perdersi in un buon libro è
sicuramente un'avventura che vi invito a provare ;)
C'è un momento la notte in cui tutti i desideri si possono avverare,
un momento magico e pericoloso nel quale è molto facile smarrirsi.
Io lo so,
mi sono persa molte volte, ma per quanto alla fine riuscissi sempre a
ritrovarmi, non potevo fare a meno di tornare a smarrirmi in esso.
Quella
notte in particolare stavo camminando per le strade di una New York cupa e
degradata. Non c'era niente attorno a me salvo l'oscurità e palazzi fatiscenti sui cui muri erano scritte frasi
oscene.
Camminai
a lungo per quei vicoli in cerca del mio obbiettivo. Il mio cuore batteva a un
ritmo frenetico e ombre scure scivolavano attorno a me, pronte a ghermirmi.
Io però non avevo paura. Ero forte del mio potere e sicura
dell'arma che sentivo premere sul mio fianco, nascosta dalla giacca in pelle.
Fu in
quel momento che le ombre si animarono. Due figure emersero dalle tenebre, i
volti scavati e pallidi sembravano far risaltare i lunghi canini appuntiti.
Erano
antichi, ma il loro potere era limitato.
Non avrei
avuto problemi con loro.
Appena mi
si lanciarono addosso, sfoderai la mia mannaia e scartai di lato per evitarli.
Subito menai un fendente preciso e aprii uno squarcio profondo nella gola di
uno dei due. Il sangue si riversò a terra come una melma nera e
densa.
Mi ci
volle un attimo per decapitare il secondo per poi tornare a finire il mio lavoretto,
affondando la mia arma nella gola già aperta del primo fino a
trapassarla da pare a parte.
Fu allora
che l'avvertii: era una presenza terribile, più
oscura delle tenebre stesse. Deglutii sentendo il suo potere formicolarmi sulla
pelle.
Chiusi il
libro di scatto, facendo un respiro profondo per scacciare la tensione.
Accidenti
a me e a tutte le volte che decido di riprendere a leggere romanzi horror. Mi
mettevano addosso fin troppa agitazione.
Scrollai
le spalle e sbuffando poggiai il volume sul comodino. Il momento magico era
passato. Come sempre ne ero riemersa.
Quella
notte il mio momento di lettura mi aveva trascinata fino a New York. Mi
addormentai sorridendo, pensando a dove mi avrebbe portata la prossima volta.
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