Buonsalve
amici!
Il
racconto di oggi nasce da un attacco di romanticismo avuto ieri sera parlando
al telefono con il mio ragazzo.
Non c’è quasi niente di autobiografico nel racconto (salvo forse
il fatto che il mio ragazzo odia il fantasy), ma sapete com’è… ogni tanto anche io ho bisogno di una sana dose di
sdolcinatezza. ^///^
Chiara
era al settimo cielo. Da un po' di tempo ormai aveva iniziato uno scambio di
mail con Marco, un ragazzo della sua città che sembrava davvero perfetto.
All'inizio
aveva diffidato di lui. Insomma quale idiota potrebbe mai fidarsi subito di un
ragazzo conosciuto per caso su un forum anche se di letteratura?
Col tempo
però le sue mail erano diventate
quasi confortanti. Parlare con lui era semplice come confidarsi con un vecchio
amico.
Oltre a
condividere la passione per la lettura, sebbene lui odiasse il fantasy mentre
lei venerava Tolkien, riuscivano a parlare di qualsiasi cosa, dai problemi al
lavoro ai pettegolezzi su amici e vicini.
Lei ad
esempio gli raccontava sempre di alcuni piccoli fiori blu che di tanto in tanto
trovava infilati nella buca delle lettere. Di solito le arrivavano il lunedì, ma per quanto avesse cercato di scoprirlo ancora non era
riuscita a capire che glieli mandasse.
"Forse sono di qualcuno troppo timido per
dichiararsi, ma che vorrebbe attirare la tua attenzione." gli aveva
scritto lui una volta che si erano ritrovati in chat.
"Beh, ci sta riuscendo" aveva risposto
lei. " Solo che trovo un po' inquietante avere un ammiratore che a quanto
pare mi spia di nascosto."
Marco
rimase per più di cinque minuti senza
rispondere finché non le scrisse. "Allora, visto che io sono uno di questi
ammiratori, che ne diresti di incontrarci?"
Chiara
rimase di sasso, ma dopo un attimo di esitazione decise di accettare l'invito e
fissarono data, ora e luogo dell'appuntamento.
"Come ti riconoscerò?" gli chiese.
"Sono sicuro che ci riuscirai."
E così avvenne. Il giorno dell'incontro, infatti, la ragazza non
ebbe problemi a trovarlo.
Quando
vide una persona avvicinarsi a lei con un grosso mazzo di fiori blu, gli stessi
che lei trovava nella buca delle lettere, non solo capì che si trattava di Marco, ma che era proprio lui a
mettergli i fiori ogni lunedì.
Per un
attimo ebbe un po' di paura. E se fosse incappata in un maniaco?
- Marco,
ma...
Quando
lui abbassò i fiori, un altro tassello
andò al suo posto. Il ragazzo che
aveva di fronte era uno dei suoi vicini, un tipo riservato che aveva intravisto
si e no una volta, ma che aveva trovato subito davvero molto carino.
- Mi
stai seguendo o cosa? - domandai mettendomi subito sulla
difensiva.
- O cosa,
direi. - ribatté lui ridendo. – Volevo tanto trovare un modo per attirare la tua
attenzione, anche a costo di andarti a cercare su un forum semisconosciuto.
All'inizio
Chiara si arrabbiò molto, ma quando lui riuscì a convincerla a dargli un'occasione si calmò.
Conoscendolo,
capì che in fondo aveva fatto bene
a fidarsi perché su una cosa non le aveva
mentito ed era quella per lei più importante: se stesso.
Chiara e
Marco si sposarono sei mesi dopo.
Da allora
lei avrebbe sempre tenuto sul davanzale della finestra un piccolo vaso di fiori
blu.
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