Buonsalve
amici!
Questo
racconto è nato da una riflessione sull'amicizia, di come a volte,
ingenuamente, consideriamo amiche persone che non lo meritano affatto e che
farebbero di tutto pur di riuscire a farci del male. Non so voi, ma io al posto
dell’ombra non sarei stata tanto buona con Jane e voi?
L'ombra
(racconto n.54)
Jane
aveva sempre avuto paura della sua ombra. La considerava come una sorta di
fastidiosa presenza che si divertiva a seguirla e a imitarla ovunque andasse.
Se
ne voleva sbarazzare così tanto da aver tentato qualsiasi cosa pur di staccarsi
da essa.
Aveva
provato a correre più veloce di lei, a tagliarla nel punto in cui si univa ai
suoi piedi eppure quell'insolente tornava puntualmente a seguirla e
perseguitarla.
Ogni
suo tentativo sembrava finire con un buco nell'acqua tanto che, dopo un po’, decise
che forse era meglio provare a ignorarla.
L’ombra
ci rimase male per la decisione di quella che per lei era la sua più cara
amica.
Certo
Jane cercava solo di sbarazzarsi di lei, ma almeno sapeva della sua esistenza e
a differenza di molti altri umani la considerava come un essere vivente degno
della sua attenzione.
Adesso
invece sarebbe tornata ad essere una creatura priva di sostanza e volontà. Una
cosa che poteva benissimo essere ignorata.
Col
tempo Jane si rese conto con soddisfazione che più faceva finta di niente, più
la sua ombra diventava debole. Se prima era di un nero cupo che spiccava su
ogni cosa, infatti, adesso era grigiastra e quasi trasparente. Presto sarebbe
svanita del tutto.
Un
giorno accadde qualcosa che lasciò Jane molto scossa. Mentre stava tornando dal
lavoro, delle spranghe di ferro le caddero addosso da alcune impalcature.
Non
capì come riuscì ad evitarle. Fu come se qualcuno l’avesse spinta via un attimo
prima che le finissero addosso.
Quando,
una volta arrivata a casa, la paura passò notò che la sua ombra non c’era più.
Forse era stato per il grande spavento, fatto sta che se n’era andata.
Finalmente era libera dal suo tormento!
Intanto,
sotto le spranghe di metallo, l’ombra di Jane svaniva pian piano con un
sorriso. Certo le faceva male l’idea di scomparire, ma era felice di potersene
andare così, dopo aver salvato la sua più cara amica.
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