Buooooooonsalve!
Ecco qui il nuovo racconto di oggi per tutte quelle persone che vorrebbero diventare
vampiri, ma che non sanno esattamente a cosa potrebbero andare incontro :P
Volevo fare la non-morta
(racconto n.51)
Nadia
era cresciuta leggendo romanzi sui vampiri. Da Anne Rice alla Hamilton, dalla Harris
alla Yarbo, aveva sempre amato quelle straordinarie creature della notte.
Era
così incantata dal loro fascino che il suo più grande desiderio era quello di
diventare, un giorno, una splendida non-morta.
Già
si vedeva coi suoi lunghissimi capelli neri e la carnagione diafana a vagare
tra le ombre a caccia di nuove prede di cui nutrirsi. Sarebbe stato
meraviglioso!
Un
giorno un ragazzo le si avvicinò in discoteca con fare sicuro. Era bellissimo,
elegante e con un sorriso che la fece andare fuori di testa. Era proprio così
che s’immaginava dovesse essere un vampiro!
Dopo
essersi presentato, il giovane la scrutò con i suoi occhi intensi. - So che cosa desideri. – le disse enigmatico.
-
Ah, sì? – civettò lei. – Sentiamo, cos’è che vorrei?
Lui
si mise una mano in tasca e ne estrasse una fialetta. – L’immortalità. Tu vuoi
diventare una creatura non più viva, affamata dei suoi stessi simili.
Nadia
pensò per un attimo di alzarsi e andarsene. La sua parte razionale le diceva di
allontanarsi da quel maniaco, ma la sua curiosità la spingeva a restare. Sarebbe
stata una vera figata se quel ragazzo potesse davvero trasformarla in vampira!
Era
anche sicura di avergli visto brillare in bocca dei canini acuminati.
-
Non dovresti mordermi o cose del genere? – gli chiese.
-
Ma andiamo! – rise lui. – Non mi dire
che sei ancora legata a certi stereotipi.
Nadia
sorrise e scosse la testa. – No, figurati. La mia era solo curiosità.
Lui
le sorrise e le porse di nuovo la fialetta.
Un
po’ timorosa, Nadia la prese e la bevve tutta d’un fiato. Il dolore arrivò
improvviso annebbiandole la mente. Pochi secondi e cadde a terra, priva di
vita.
-
Braaaaaaains. – fu la prima cosa che disse quando si rialzò. Aveva fame, una
fame tremenda! Guardò le persone che le si erano ammassate attorno, provando l’irrefrenabile
desiderio di strappare loro brandelli di carne.
Il
ragazzo che le aveva dato la fialetta la guardò sghignazzando. – allora com’è
essere una non-morta?
Fu
in quel momento che si rese conto della verità: quel bastardo non l’aveva fatta
diventare una vampire. L’aveva trasformata in una dannatissima zombie!
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