Buonsalve!
Questo racconto nasce da un mio tentativo di scrivere una favola con un lieto
fine. Ovviamente il tentativo è fallito. È più forte di me! Anche volendo non
riesco proprio a scrivere finali Disneyani… Beh, pazienza. ^,.,^
C’era una
volta un cavaliere nato con il dono incredibile di poter controllare le fiamme.
Il suo corpo non solo era in grado di resistere al fuoco, ma poteva perfino generarlo
con una facilità estrema senza consumarsi o danneggiarsi.
Questo suo
dono però era anche la sua maledizione. Nessuno infatti sembrava volersi
avvicinare a lui. Tutti finivano sempre con l’isolarlo o scacciarlo per paura
che potesse bruciarli o incendiare le loro case. Per questo il cavaliere aveva
iniziato a errare, spinto dalla consapevolezza che nessuno avrebbe mai potuto
amare le fiamme che facevano parte di lui.
Un giorno
però, in una landa remota, incontrò una bellissima fanciulla. La sua pelle era
nivea, gli occhi di un grigio chiarissimo come i capelli simili a un mantello d’argento
alle sue spalle.
La fanciulla
osservava il cielo grigio con aria pensierosa. Sembrava in attesa, come se
avesse la consapevolezza che stesse per accadere qualcosa d’importante.
Affascinato dalla
sua esile bellezza, il cavaliere si avvicinò. Aveva paura che lei potesse
accorgersi del suo dono e scacciarlo come avevano fatto tutti gli altri.
La fanciulla
però non sembrò spaventata da lui. Sapeva bene cosa volesse dire essere soli
perché come lui, anche lei aveva un dono speciale: il suo corpo infatti era
fatto di freddo ghiaccio e avrebbe congelato chiunque l’avesse anche solo
sfiorata.
I due, uniti
dalla stessa solitudine, rimasero a lungo a parlare, condividendo paure e
segreti. Si diedero appuntamento per il giorno dopo e poi per quello successivo.
Per quanto fossero diversi insieme si sentivano felici, per la prima volta
completi.
Il tempo
passò e i due, uniti ormai da un tenero amore, capirono che forse avevano
vissuto la loro intera esistenza in attesa di quell’unico incontro. Sapevano cosa
sarebbe successo se si fossero toccati, ma per quanto la paura fosse tanta, non
importava.
Valeva
davvero la pena rischiare per quel sentimento. In quell’unica notte, il
cavaliere di fuco e la fanciulla di ghiaccio scelsero di amarsi.
Al mattino,
nel loro giaciglio nel bosco, degli uomini trovarono solo un pezzo di carbone
ormai freddo e un cristallo di ghiaccio che si stava rapidamente sciogliendo.
Attorno ad
essi un prato ricoperto di bellissimi fiori d’oro e argento.
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