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365 racconti per 365 giorni

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365 Stories from my Head

Il bello della bestia

mercoledì 26 giugno 2013

Buonsalve! Una versione molto alternativa della storia de “La bella e la bestia” ^,.,^

Il bello della bestia
(racconto n.299)

Eric era un principe tanto bello quanto viziato che un giorno venne trasformato in una bestia da una potente strega. Il principe aveva solo un modo per poter spezzar l’incantesimo: trovare il vero amore nonostante il suo aspetto bestiale. Col tempo però il principe perse ogni speranza di tornare alla sua vita normale. Il suo palazzo cadde in rovina e nessuno a parte lui lo abitò più per molti anni. Divenne sempre più cupo e la sua natura bestiale iniziò a prendere il sopravvento.
Dopo tanti e tanti anni arrivò la rassegnazione, dolorosa nella consapevolezza che nessuno avrebbe mai potuto cambiare le cose, che era quella la sua vera natura.
Un giorno una bellissima ragazza si imbatté nel suo castello. Lui la osservò vagare per le stanze polverose, nascondendosi nell’ombra per capire se potesse essere adatta.
La ragazza era di una bellezza straordinaria con un viso angelico e un corpo morbido e ben proporzionato. Sembrava davvero perfetta.
La bestia si ritrovò a scoprire le zanne in un ghigno. Mentre la giovane vagava spaventata in quel luogo a lei sconosciuto, la bestia scivolò alle sue spalle. Quando si accorse di lui, la giovane emise un grido spaventoso e fuggì. Iniziò a correre per quelle stanze buie, guardandosi di continuo le spalle nella vana speranza di non vedere più quell’orribile creatura dietro di lei. La bestia però continuò a seguirla. Con poche falcate riuscì a raggiungerla e ad atterrarla.
La ragazza si dimenò e urlò, ma la bestia non lasciò la presa. In un attimo le strappò i vestiti di dosso, mantenendo sul volto quel ghigno perfido.


Diversi minuti dopo, la bestia si alzò dal corpo nudo e sventrato della giovane. Azzannò un ultimo pezzo di carne poi si pulì il muso con una mano. Aveva soddisfatto tutti i suoi bisogni, aveva ammazzato e si era nutrito di quella ragazza e nessuno avrebbe mai potuto punirlo. Possedeva la forza e la rabbia necessari per fare ciò che voleva, quando lo voleva e niente lo avrebbe mai potuto far sentire in colpa. Infondo era quello il bello di essere una bestia.


Pubblicato da Unknown alle 16:08  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Uhmmmm la bella e la bestia in tinta sanguinaria... bella, mi è piaciuta, sicuramente molto meglio di "Cappucceto Rosso sangue" ihihihihhihihihi

26 giugno 2013 alle ore 16:31  

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