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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Real Zombie Walk

venerdì 21 settembre 2012

Buonsalve amici!
Questa domenica a Torino ci sarà la Zombie Walk, evento in cui tutti gli appassionati potranno divertirsi a creare i più raccapriccianti  per sfilare in giro per la città come morti viventi a caccia di cervelli (e speriamo che non muoiano di fame). Ma cosa accadrebbe se i partecipanti non fossero finti non-morti, ma dei veri zombie?


Real Zombie Walk
(racconto n.21)

Chiara non stava più nella pelle. Finalmente era arrivato il grande giorno!
Quel pomeriggio da Piazza Statuto sarebbe partita la Zombie Walk Torinese! Centinaia di appassionati, truccati a dovere, avrebbero sfilato per la città come un gruppo di zombie affamati. La ragazza aveva aspettato quell'evento da tanto.
Per un motivo o per l'altro gli anni precedenti non era mai riuscita a partecipare, ma questa volta non ci sarebbero stati intoppi.
Si sarebbe divertita davvero alla grande. Chissà magari avrebbe potuto anche trovare uno zombie carino con cui uscire.
Quel giorno passò l'intera mattinata a truccarsi, mettendosi addosso una marea di cerone e sangue finto.
Sua madre ovviamente le aveva detto peste e corna. Non riusciva a capire come a una ragazza di ventotto anni potessero piacere certe cose.
Per fortuna però non era una guastafeste e non aveva rotto le scatole più del necessario.
Con il cuore in gola, Chiara uscì di casa. Non badò alle occhiate che i passanti le lanciavano. Era una zombie perfetta e ne andava fiera.
Arrivata a Piazza Statuto i suoi occhi si illuminarono.
Centinaia di finti non-morti barcollavano nella piazza emettendo cupi lamento, tutti già perfettamente immedesimati nella loro parte.
Per un attimo si sentì inadeguata. Se la cavava col trucco, ma il suo costume sembrava quello di una dilettante in confronto agli altri.
Si fece coraggio e decise di gettarsi nella mischia. Barcollò tra la folla finché non venne circondata da un gruppetto di zombie.
Stette per salutarli, ma appena alzò la mano uno  le morse un braccio.
- Ehi, fa piano! - urlò guardandosi spaventata il braccio insanguinato. - Va bene immedesimarsi, ma questo è troppo!
Subito un altro cercò di agguantarla. Riuscì a evitarlo per un pelo, allontanandosi dal gruppo. Quando però si ritrovò addosso gli sguardi spenti d tutti, capì che qualcosa non andava.
Indietreggiò sperando di riuscire a scappare, finché non urtò qualcosa di molliccio e appiccicoso riverso sull'asfalto.
Abbassò lo sguardo, inorridita e vide a terra un ammasso informe di sangue e organi interni. Appena si mise a urlare, gli zombie le si avventarono addosso, mordendole e strappandole la carne in grossi bocconi.
Mentre veniva sommersa da una fiumana di cadaveri affamati, mentre questi la divoravano e l'ultima scintilla di vita si spegneva in lei, Chiara ripensò ai numerosi impegni che le avevano impedito di partecipare gli altri anni.
Con rammarico si rese conto solo in quell'ultimo istante di quanto avesse fatto male a lamentarsi per quelle che erano stati solo dei fortunati imprevisti.


Pubblicato da Unknown alle 14:34  

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