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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Nina e il lupo

giovedì 13 settembre 2012


Buooooooooooooooon salve!
Oggi ho scritto una favola ispirata alla mia amica Daze.
Nata ieri sera in treno, dopo l'inizio di una nuova avventura con il Lupo Rosso (di cui al momento non vi svelo nulla ;P ) mi è rimasta in testa praticamente tutta la notte (e ho un paio di occhiaie a testimoniarlo), cosa che mi ha fatto capire che valeva davvero la pena scriverla. Spero vi piaccia. ^,.,^
A proposito, qual è la vostra favola preferita? 

Nina e il lupo 
(racconto n.13)

C’era una volta una fanciulla di nome Nina che abitava con i genitori in una casetta nei pressi di un grande bosco. Nina aveva da sempre una grande paura della foresta. Non vi si inoltrava mai, salvo in casi di estrema necessità. Lo trovava un posto pericoloso, oscuro e spaventoso, nel quale era meglio non avventurarsi. Infondo perché lasciare la sicurezza della propria casa? Perché andare in un luogo sconosciuto con il rischio di perdersi o di fare spiacevoli incontri?
Un giorno un piccolo lupo dal pelo fulvo si avvicinò alla sua casetta. Era stanco, malnutrito e zoppicava visibilmente.
All’inizio Nina rimase a fissarlo intimorita dalla finestra della sua stanza. Trovò il coraggio di uscire solo quando capì che era ferito e indifeso. All’inizio l’animale la guardò diffidente poi però si lasciò accarezzare.
La fanciulla, rassicurata dalla sua docilità, decise di prendersi cura di lui.
Iniziò ad accudirlo e a nutrirlo con affetto, medicandogli la zampa ferita e spazzolandogli spesso il pelo. Dopo pochi mesi il lupo si riprese. Il suo pelo era diventato morbido e folto, la sua muscolatura più tonica. Finalmente poté tornare a camminare fiero e orgoglioso.
Quando arrivò il momento di tornare nel bosco, il lupo fece cenno con il muso alla giovane Nina di seguirlo. Ormai l’aveva adottata come sua amica e non l’avrebbe certo lasciata indietro.
La ragazza però non volle seguirlo. Aveva troppa paura.
Lui insistette, scoprendo le zanne e la ragazza non ebbe alternativa che farsi coraggio.  Entrò nella foresta con le gambe che le tremavano e il cuore che batteva a mille.
Più si addentrava tra la vegetazione però, più la sua paura svaniva. Il bosco non era quel luogo cupo e terribile che immaginava, ma un posto meraviglioso fatto di luce e suoni.
C’era vita sotto la volta degli alberi, creature incredibili che sembravano uscite dai suoi sogni più belli.
Il lupo la portò fino alla sua tana. Era una caverna accogliente dove Nina si sentì subito a casa.
I due vissero grandi emozioni insieme.
Incontrarono amici e rivali, scoprirono luoghi nuovi e provarono la gioia del ritorno a casa dopo lunghi e meravigliosi viaggi.
Nina imparò che non bisognava aver paura di gettarsi in nuove avventure, che ogni cambiamento poteva sempre lasciarti dentro qualcosa di buono.  Comunque  fosse andata la sua amicizia con il lupo, se fosse finita o durata per sempre, la ragazza non avrebbe avuto rimpianti.
Perché ogni momento di quella straordinaria avventura, era un momento che valeva la pena di essere vissuto.




Pubblicato da Unknown alle 12:27  

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