skip to main | skip to sidebar

365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

Archivo del blog

  • ► 2013 (243)
    • ► agosto (31)
    • ► luglio (31)
    • ► giugno (30)
    • ► maggio (31)
    • ► aprile (30)
    • ► marzo (31)
    • ► febbraio (28)
    • ► gennaio (31)
  • ▼ 2012 (122)
    • ► dicembre (31)
    • ► novembre (30)
    • ► ottobre (31)
    • ▼ settembre (30)
      • L'unicorno carnivoro
      • Bookclub
      • Il lavoro per noi è un lusso
      • Il desiderio di un'artista
      • Fata predatrice
      • Captcha
      • La speranza di una Dea
      • Vita da gatta
      • Born to be Killer
      • Real Zombie Walk
      • Libero di essere me stessa
      • L'ultima lettera di Jack lo Squartatore
      • Un fantasma in cerca d'amore
      • Pensieri di una mamma appena nata
      • L'involuzione dell'editor
      • Una medium opportunista
      • La regina a vapore
      • Nina e il lupo
      • Personal shopper per zombie
      • Rivale allo specchio
      • Le fantasie di una macchina da scrivere
      • La rivincita della zombie sfigata
      • Lo spirito dell'albero
      • La bellezza muta
      • Il gatto morto e lo zombie allergico
      • Le lacrime della pioggia
      • Le amiche a volte si rompono
      • Un aiuto inaspettato
      • I rinforzi del lupo
      • L'idea del blog e la pentola di Julie.

365 Stories from my Head

Le lacrime della pioggia

mercoledì 5 settembre 2012

Buonsalve amici,
qui a Torino sono diversi giorni che le pioggia ha messo la parola fine all'estate che quest'anno ho patito anche troppo per i miei gusti.
Confesso che adoro starmene a casa accoccolata sotto la mia copertina preferita a guardare un film o a scrivere mentre fuori piove. Mi rasserena davvero molto e a voi? 
A volte però ascoltare il ticchettio  della pioggia mi mette addosso una certa dose di malinconia ed è in questi momenti che il mio spirito romantico si fa sentire (ebbene sì non sono solo il maschio mancato, amante delle armi, che si diverte a simulare le scene di combattimento che scrive.) 
Questo racconto è nato da uno di quei momenti. Ammetto che una lacrimuccia  l'ho versata mentre lo scrivevo ^///^.

Le lacrime della pioggia
(racconto n.5)

Si dice che quando piove il nostro spirito entri in contatto con quello della pioggia stessa. Christine non aveva mai creduto a queste storie, ma adesso, riversa sull’asfalto e con il corpo martoriato, sperò con tutta se stessa che fossero vere. Non voleva morire da sola, travolta da un auto che non si era nemmeno degnata di rallentare.
Pianse e pregò con tutta se stessa. Pensò a Nathan, che la stava aspettando davanti al loro solito pub e si chiese per quanto tempo avrebbe continuato ad aspettare prima di capire che lei non sarebbe mai arrivata. Quanto rimpiangeva di non averlo mai baciato. Se solo avesse avuto un po’ più di coraggio…
All’improvviso, vide una figura davanti a sé, una donna il cui corpo sembrava formato da miliardi di gocce di pioggia che scivolavano sulla pelle liquida.
La giovane tese la mano verso di lei mentre in lontananza cominciavano a udirsi le prime sirene dei soccorsi. – Ti prego, – disse. – vorrei solo un’altra occasione.
 Lo spirito della pioggia, raccolse le sue lacrime come tributo e tendendo a sua volta le mani, accolse l’essenza della ragazza dentro di sé.
Per Christine il mondo si fece di cristallo. Iniziò a vedere ogni cosa come attraverso un enorme caleidoscopio fatto di acqua e luce.
D’un tratto si ritrovò davanti al pub dove aveva passato così tante belle serate con Nathan. Lui era lì ad aspettarla, sotto un ombrello sgangherato che a stento riusciva a ripararlo dalla pioggia.
 All’improvviso alzò lo sguardo nella sua direzione. Immobile, la fissava come se non riuscisse a capire se fosse davvero lei o meno.
Christine allora si avvicinò e gli accarezzò il volto. – Scusami, -  disse. – ma non penso riuscirò a raggiungerti.
Le sue labbra sfiorarono quelle di lui in un attimo che sembrò racchiudere tutta una vita.
In quell’attimo lo spirito la lasciò andare e mentre il mondo piangeva le sue lacrime, che si andavano a mescolare con quelle di Nathan,  l’essenza di Christine scivolò via nella pioggia, felice per quel bacio rubato alla vita nell’istante della morte.


Pubblicato da Unknown alle 11:09  

0 commenti:

Posta un commento

Post più recente Post più vecchio Home page
Iscriviti a: Commenti sul post (Atom)

Blog Design by Gisele Jaquenod

Work under CC License

Creative Commons License