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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

La regina a vapore

venerdì 14 settembre 2012

Buonsalve amici!!!
Ieri qualche individuo (che passerà il resto della sua esistenza sul sommo Water) ha segnalato questo blog come spam e oggi ho corso il serio rischio di non poter scrivere la mia storia. Nonostante il piccolo ostacolo e la conseguente incazzatura però eccomi di nuovo qui con un racconto, questa volta ispirato a una coppia di miei amici davvero particolare: la mitica Queenseptienna e il grande Hush. ^,.,^ 


La regina a vapore
(racconto n.14)

Tempo fa, in un regno ormai dimenticato, viveva una bellissima regina amata e rispettata da tutto il suo popolo. Il suo corpo era di ottone e ingranaggi e i suoi capelli di fuoco emanavano un leggero vapore che l’avvolgeva costantemente come un manto.  Molte persone andavano a rendere omaggio alla regina e ogni volta portavano via una piccola parte di lei. Viti, molle, piccoli ingranaggi, elementi che lei poteva facilmente sostituire e che non avrebbero cambiato niente della sua essenza.
Un giorno però qualcuno, avido e bramoso di avere la regina per sé, le rubò il suo componente più importante.  Da allora ella si isolò, rinchiudendosi nel suo castello, immobile come una bambola la cui mente vagava nei ricordi del passato.
Per non perdere ancora qualcosa di importante, la regina alzò potenti difese attorno a sé, impedendo a chiunque di avvicinarsi.
Anni dopo, un cavaliere di rame si avvicinò al castello. Il suo desiderio era quello di vedere la bella regina di cui tutti parlavano, ma che nessuno aveva più visto.
Nessuna delle difese del palazzo riuscì a ostacolarlo. Non gli insetti meccanici o le numerose trappole né tantomeno le piante modificate o le armature meccaniche.
Il cavaliere si fece strada con tutta la determinazione di cui era capace. Non c’era niente che desiderasse di più del vedere la regina.
Alla fine, quando stremato e ferito si ritrovò davanti a lei, capì che non avrebbe potuto fare scelta più giusta. La regina, avvolta dal suo manto di vapore, se ne stava adagiata su un letto con la schiena leggermente sollevata da morbidi cuscino.
Lo guardava senza battere ciglio.
- Sei venuto a rubarmi un’altra parte importante di me? – chiese la sovrana, impassibile. – Sappi che non c’è più niente di valore che tu possa prendere.
Il cavaliere si chinò su di lei e le accarezzò i capelli di fiamma. – Non sono qui per prendere, ma per donare.
Fu così che il cavaliere aprì un piccolo sportello al centro del suo petto. La regina continuò a fissarlo mentre si estraeva il cuore di ingranaggi.
- Sono qui per renderti ciò che ti è stato rubato. – continuò il cavaliere separando il cuore in due metà identiche. Una la rimise dentro di sé, l’altra la porse alla regina. – Il mio cuore adesso è tuo così come le tue gioie e le tue sofferenze. Saremo uniti per sempre in un meccanismo perfetto.
Quando la metà del cuore del cavaliere trovò il suo posto nel petto della sovrana, ella si sciolse in un pianto di gioia. Assieme al cuore le erano state rubate tutte le emozioni assieme alla speranza di poterne provare ancora. Per lungo tempo aveva vissuto come una bambola, ma adesso, assieme al cavaliere, la felicità era tornata ad avvolgerla in un manto di vapore.
  




Pubblicato da Unknown alle 12:14  

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oddio sto piangendo, lo giuro. Ti adoVo ;__________;

14 settembre 2012 alle ore 12:54  
Unknown ha detto...

Ma no! Ma dai! Non piangere!!!! :*

14 settembre 2012 alle ore 13:04  

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