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365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

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365 Stories from my Head

Captcha

martedì 25 settembre 2012

Buonsalve a tutti!
Questo racconto appartiene alla serie "se non è assurdo non succede a me" ed è nato a seguito di alcuni captcha piuttosto curiosi che mi è capitato di trovare su internet. Quello che più mi ha fatto ridere è stato quello immortalato nella foto a fine racconto e quando ti capitano frasi del genere come non scriverci un racconto sopra? XD

Captcha
(racconto n.25)


Captcha. Così si chiamano quei test nei quali devi scrivere la frase che ti viene proposta per garantire che sei un essere umano e non qualche computer pronto a fregare i gestori di un determinato sito. A Diana era capitato spesso di trovarne, ma in questo caso non si sarebbe trattato di un test come gli altri.
Aveva appena trovato un interessante sito che parlava di zombie cinematografici quando, durante la registrazione, le comparve un captcha che diceva: ready to go.
Con una scrollata di spalle digitò la frase, ma invece di andare avanti con la registrazione le apparve un altro di quegli inutili test.
"Benvenuta."
 Sbuffò, digitando di nuovo la frase, ma ecco che subito ne comparve un'altra: "Sappiamo chi sei, Diana,"
La ragazza sgranò gli occhi. Come facevano a sapere il suo nome?
Le ci volle un attimo per capire: registrandosi al sito aveva messo il suo nome. Quello doveva essere uno stupido programma automatico per spaventare i nuovi arrivati.
"Tutto questo è reale."
Diana cominciava a stufarsi di quel gioco così invece di riscrivere la frase digitò: "Chi siete?"
Con sua sorpresa il captcha le rispose: "Quelli che potrebbero salvarti la vita."
La giovane sgranò gli occhi lasciandosi sfuggire un’imprecazione. Non si aspettava di certo una risposta.
"É uno scherzo?"
Un nuovo captha apparve." No. Loro stanno arrivando. Siamo già circondati."
"Loro chi?"
" Gli esperimenti che il governo cerca di nascondere, ma sono fuggiti. Stanno entrando."
In quel momento, Diana sentì un grido, seguito da rumori di passi trascinati e cupi lamenti.
"Li sento alla mia porta. Che cosa sono?" digitò.
Un altro captcha arrivò, ma questa volta sembrava incompleto: "Loro sono qui. Quei mostri hanno...."
"Che succede? State bene?" scrisse la ragazza mentre sentiva crescere il panico.
L'agitazione divenne terrore quando capì ciò che stava per entrare dalla sua porta. Davanti ai suoi occhi, sullo schermo, un ultimo captcha con una sola, inquietante parola: "Braaains!"




Pubblicato da Unknown alle 11:54  

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