skip to main | skip to sidebar

365 racconti per 365 giorni

Una sfida con me stessa, un racconto da scrivere ogni giorno per divertire e divertirmi.

Archivo del blog

  • ► 2013 (243)
    • ► agosto (31)
    • ► luglio (31)
    • ► giugno (30)
    • ► maggio (31)
    • ► aprile (30)
    • ► marzo (31)
    • ► febbraio (28)
    • ► gennaio (31)
  • ▼ 2012 (122)
    • ► dicembre (31)
    • ► novembre (30)
    • ► ottobre (31)
    • ▼ settembre (30)
      • L'unicorno carnivoro
      • Bookclub
      • Il lavoro per noi è un lusso
      • Il desiderio di un'artista
      • Fata predatrice
      • Captcha
      • La speranza di una Dea
      • Vita da gatta
      • Born to be Killer
      • Real Zombie Walk
      • Libero di essere me stessa
      • L'ultima lettera di Jack lo Squartatore
      • Un fantasma in cerca d'amore
      • Pensieri di una mamma appena nata
      • L'involuzione dell'editor
      • Una medium opportunista
      • La regina a vapore
      • Nina e il lupo
      • Personal shopper per zombie
      • Rivale allo specchio
      • Le fantasie di una macchina da scrivere
      • La rivincita della zombie sfigata
      • Lo spirito dell'albero
      • La bellezza muta
      • Il gatto morto e lo zombie allergico
      • Le lacrime della pioggia
      • Le amiche a volte si rompono
      • Un aiuto inaspettato
      • I rinforzi del lupo
      • L'idea del blog e la pentola di Julie.

365 Stories from my Head

Fata predatrice

mercoledì 26 settembre 2012

Buonsalve a tutti! 
Nel racconto di oggi ho deciso di dedicarmi alle fate. Ho tratto ispirazione da un puzzle che ho appeso in camera e che ritrae una bellissima fata gotica (la vedete alla fine del racconto) realizzata dall'artista Anne Stokes. Mi raccomando non aspettatevi fatine piccole e delicate alla Campanellino, potreste restare delusi. ;)


Fata predatrice
(racconto n.26)

Tutti pensano che le fate siano creature aggraziate e delicate, amanti dei fiori e della vita. Alcune se alcune di loro corrispondo a questo stereotipo, non tutte sono così buone e gentili come si pensa. Per questo si sono potute mescolare agli umani senza molti problemi.
Sheina apparteneva alla categoria delle fate predatrici. Viveva da circa un centinaio di anni tra i mortali e aveva già cambiato un paio di identità, migrando da una città all'altra per nascondere il fatto che il suo corpo non poteva invecchiare. Almeno finché continuava a nutrirsi.
All'inizio del XXIº secolo si era trasferita a New York, una città perfetta per una fata come lei. Una volta al mese, si vestiva con succinti abiti in pelle e attraversava le strade della città come se ne fosse la regina.
Quando una preda le si avvicinava, apparentemente di sua iniziativa, non c'era nessuno che potesse impedirle di nutrirsi della sua energia fino a prosciugarla del tutto. Cacciare le piaceva da impazzire, era il brivido che continuava a rendere eccitante la sua eternità. Non sempre però le capitava di uccidere le sue prede. Una sera ad esempio, le si avvicinò un ragazzo dall'aria timida e impacciata. Era un mingherlino che probabilmente non aveva mai avuto un rapporto con una donna.
Sheina provò subito tenerezza per il suo modo maldestro di rimorchiarla. Fu per quello che volle fargli un regalo. Senza che quasi se ne rendesse conto, il ragazzo si era ritrovato in una stanza di albergo con quella che hai suoi occhi era la donna più bella che avesse mai visto. La fata si spogliò mostrando il suo corpo nudo e perfetto, facendolo letteralmente sussultare per l'eccitazione. Un attimo e gli fu sopra, muovendosi con gesti lenti e sensuali, premendo spesso e con forza la bocca contro la sua.
Allo stesso tempo, così come aveva sempre fatto, iniziò a nutrirsi della sua energia. Lo lasciò solo quando il ragazzo, raggiunto l'orgasmo, non si accasciò semisvenuto sotto di lei. Sheina se ne andò poco dopo, non completamente sazia, ma soddisfatta. Certo il giovane non avrebbe rammentato il suo volto, ma di certo avrebbe sempre ricordato il piacere che lei gli aveva dato.
Del resto, lei era pur sempre una fata e a volte, si sa, le fate possono anche esaudire i desideri. 


Pubblicato da Unknown alle 12:40  

0 commenti:

Posta un commento

Post più recente Post più vecchio Home page
Iscriviti a: Commenti sul post (Atom)

Blog Design by Gisele Jaquenod

Work under CC License

Creative Commons License